La Roma crolla all'Olimpico

Giallorossi sconfitti 0-2 dall'Atalanta. Vincono Udinese, Frosinone e Carpi

1448811965343_ata.jpgROMA - ATALANTA 0-2

L'incubo ritorna: come l'anno scorso l'1-7 col Bayern provocò un crollo in campionato nella Roma, destabilizzata nelle sue certezze, anche il tracollo per 6-1 in Champions col Barcellona ha lasciato scorie pesanti nella testa e nelle gambe dei giallorossi che fanno harakiri contro l'Atalanta
. Sconfitta secca e giusta per 2-0, con meriti della squadra di Reja che si vanno a sommare alle colpe della Roma. Che non fosse una gara semplice per la Roma, ancora priva di Salah e Gervinho, lo si è capito sin dalle prime battute del primo tempo: con uno stadio vuoto per metà e assai propenso a fischiare più che a sostenere la squadra, è l'Atalanta a fare bella figura.

Gomez e Moralez sono spine nel fianco della discussa difesa giallorossa, dove si rivede Castan dal 1' e dove De Sanctis è stato preferito a Szczesny. Se Dzeko appare un pesce fuor d'acqua e spesso beccato dai tifosi e Iturbe è poco preciso, è l'Atalanta a colpire e proprio nel momento migliore dei capitolini. E' Gomez a portare in vantaggio i nerazzurri al 40', ben servito da Denis, con un gran tiro a giro sul secondo palo sul quale nulla può De Sanctis. E i fischi del pubblico che accompagnano la Roma negli spogliatoi sono meritati.

La ripartenza dei giallorossi è veemente: Cigarini deve salvare sulla linea su colpo di testa di Florenzi ma se la squadra di Garcia sembra più convinta è degli ospiti l'occasione più clamorosa. Al 16' Moralez, in sospetto fuorigioco e dopo uno svarione di Nainggolan, spreca solissimo davanti a De Sanctis la palla del 2-0. Con i locali sempre più nervosi arriva il colpo del ko al 37': Moralez serve Gomez che viene atterrato nettamente da Maicon in area: rosso per il brasiliano e rigore che Denis realizza. L'Atalanta chiude in 9 per le espulsioni di Stendardo e Grassi ma trionfa e dopo 2 ko e 1 pari torna al successo. E sull'Olimpico cala il silenzio prima dei fischi impietosi dello stadio.

GENOA -CARPI 1-2

Si sblocca il Carpi che interrompe la striscia positiva del Genoa e conquista tre punti pesanti in rimonta
. Pronti via e il Genoa rimane subito in 10 dopo 6': per una gomitata a Gagliolo viene espulso Pavoletti  ma i rossoblù segnano lo stesso al 9' con un diagonale velenoso di Figueiras. Gasperini  è costretto a rivedere l'impostazione tattica e dal 3-4-3 iniziale passa al 4-4-1 con Figueiras arretrato sulla linea dei difensori e Lazovic largo a centrocampo. L'occasionissima per pareggiare il Carpi la spreca al 41' quando Martinho si infila in area di rigore e sulla sua conclusione ravvicinata c'è la respinta prodigiosa di Perin che successivamente è graziato da Zaccardo che mette clamorosamente a lato.  

Si va così al riposo col Genoa in affanno ma in vantaggio. Sono sufficienti 13' però al Carpi per pareggiare ma va ringraziato Marco Borriello: l'ex Grifone, entrato da pochi minuti, raccoglie un assist dell'altro neo-ingresso Di Gaudio e col mancino in diagonale insacca. Il Genoa soffre, il Carpi insiste e trova il gol partita al 35' con Zaccardo servito dal solito Borriello. A salvare il successo ci pensa Belec con un miracolo su Rincon al 37'.

CHIEVO - UDINESE 2-3

Successo in trasferta per l'Udinese a Verona. A condannare il Chievo è un ex, Thereau, che firma il gol del definitivo 2-3 ad appena dieci minuti dalla conclusione.
Partita vivace e godibilissima. Il risultato si sblocca al 26': traversa di Birsa su traversone di Meggiorini, sul pallone si avventa Paloschi che corregge a rete da pochi passi. L'Udinese reagisce e prima dell'intervallo trova il pari al termine di un'azione avvolgente. Widmer scodella in mezzo da posizione avanzata, deviazione sfortunata di Frey e palla alle spalle di Bizzarri.

In avvio di secondo tempo, poi, la formazione di Colantuono si porta addirittura in vantaggio. Rapido capovolgimento di fronte, Iturra cicca la conclusione ma libera involontariamente Thereau che beffa Bizzarri col tacco. Il Chievo deve inseguire e si riversa nella metà campo avversaria. Al 27' è Inglese a firmare il 2-2 con un gran destro che s'insacca proprio sotto l'angolino della porta di Karnezis. Tutto lo stadio applaude la prodezza del giovane calciatore clivense, entrato al posto di Meggiorini, ma pochi minuti dopo è un altro subentrato, Di Natale, a liberare Thereau che entra in area e supera Bizzarri in uscita. Finale rovente, con gol annullato a Gobbi per spinta di Inglese ai danni di Danilo.


FROSINONE - VERONA 3-2

Vince il Frosinone, ma quanta fatica per piegare un Verona in dieci per oltre 70 minuti.
La squadra di Mandorlini si arrende sul 3-2 e resta ultima in fondo alla classifica, ma almeno dà segnali di vitalità. La svolta della gara al 19'. Rizzoli vede una gomitata in area di Rafael a Paganini, comanda il calcio di rigore per i ciociari ed espelle il portiere del Verona. Gollini prende il posto di Siligardi, intercetta la conclusione dal dischetto di Daniel Ciofani ma non può impedire che il pallone s'insacchi alle sue spalle. Leali si oppone a due tentativi di Toni e Viviani ed al 40' il Frosinone trova il raddoppio: traversone dalla sinistra di Crivello, testa di Ciofani e palla in rete.

In avvio di ripresa arriva anche il terzo gol della squadra di Stellone, autore Dionisi che riceve palla da Sammarco e non sbaglia. Sembra finita, ma il Verona non molla e riapre incredibilmente la gara. Al 24' Viviani trasforma una punizione dal limite, poi al 30' Moras stacca imperiosamente di testa su corner dello stesso Viviani. Finale di sofferenza per il Frosinone, inchiodato nella propria metà campo nonostante la superiorità numerica. Le speranze del Verona, però, si spengono sulla conclusione di Hallfredsson fuori di un niente.
 

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  • pubblicato29.11.2015
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