Coppa Italia alla Juve

Contro il Milan decide Morata

1463866316494_533280130.jpgLa Juventus si conferma la solita cannibale e mette in bacheca anche la Coppa Italia. I bianconeri già campioni d'Italia piegano ai supplementari un generoso ed orgoglioso Milan nella finalissima dell'Olimpico e realizzano uno storica doppietta: mai nessuna squadra italiana aveva centrato l'accoppiata scudetto-Coppa per due anni di fila. Ma non è stata una passeggiata per i ragazzi di Allegri. E' una rete al 110' del neoentrato Morata, forse all'ultima apparizione in bianconero, a decidere una sfida poco spettacolare e a regalare alla Signora l'11ª Coppa nazionale della sua storia.

Escono a testa alta, ma è una magra consolazione, i rossoneri di Brocchi, che cercavano una vittoria per dare senso ad una deludente stagione. Il Milan appare più determinato rispetto alle ultime uscite in campionato, crea occasioni, soprattutto nell'ottimo primo tempo, ma non le concretizza. Sfumata la Coppa Italia, sfuma l'ultima via per l'Europa League: e a brindare è il Sassuolo, che vola ai preliminari.

Per il suo 3-5-2 il tecnico bianconero Allegri schiera il tandem d'attacco Dybala-Mandzukic, regia affidata ad Hernanes 'scortato' da Pogba e Lemina. Rugani rileva lo squalificato Bonucci nel trio difensivo completato da Barzagli e Chiellini. Tra i pali il vice-Buffon, Neto. 4-3-3 per i rossoneri di Brocchi che rispondono con il tridente offensivo Honda-Bonaventura-Bacca, parte in panchina Balotelli. Out Abate ed Antonelli, fasce presidiate da Calabria e De Sciglio.

Pochi minuti e c'è già lavoro per le moviole. Episodio dubbio in area rossonera: Pogba cade in area dopo un contrasto con Calabria, Rocchi lascia correre. Da rivedere. L'avvio del Milan è positivo, i rossoneri fanno girare palla e costringono i bianconeri all'attesa. Prima chance milanista con Bonaventura che prova il destro sul cross di Kucka, senza esito. Poi è De Sciglio, tra i migliori dei suoi, a rendersi pericoloso con una gran botta dalla distanza: palla che sfiora l'incrocio. Ancora Bonaventura va al tiro mirando verso il primo palo, Neto è attento e blocca in due tempi. Decisamente più determinati gli uomini di Brocchi, padroni del campo. Assai sottotono, invece, i bianconeri che faticano a creare veri pericoli alla porta di Donnarumma. Prima dell'intervallo ancora Milan in evidenza con Poli che si inserisce bene sul suggerimento di Honda ma spara alto.

In apertura di ripresa nuovo tentativo di De Sciglio, il suo destro scagliato da fuori area è bloccato da Neto. Nei primi minuti i rossoneri continuano a mantenere l'iniziativa. La prima mossa di Allegri è l'inserimento di Alex Sandro per Evra, in perenne sofferenza sulla fascia sinistra. La Juve sembra destarsi dal torpore: e arriva la prima 'chiamata' per Donnarumma che devia con un gran riflesso un cross di Pogba sporcato da Zapata. Molto più facile per il giovane portiere rossonero il successivo intervento su una debole incornata di Lichtsteiner su cross di Pogba.

Proprio lo svizzero lascia il posto a Cuadrado, al quale Allegri chiede di impepare la manovra bianconera sfruttando il graduale calo del Milan. Ci prova Pogba dai 30 metri: nessun problema per Donnarumma. La Juventus cresce ed allora Brocchi si gioca la carta Niang: fuori Poli, autore di un'ottima prova. Il risultato però non si schioda dallo 0-0 e la gara si trascina ai supplementari. Dove la prima chance è targata rossonera, con una punizione dell'attivissimo Honda che chiama Neto alla deviazione oltre la traversa. Tocca poi a Donnarumma rispondere 'presente' su un destro a giro di Pogba, liberato da Mandzukic. Rispondono i rossoneri con un tentativo in rovesciata di Bacca dopo una corta respinta di Alex Sandro, con palla non lontana dall'incrocio.

Nel secondo tempo supplementare, Allegri azzecca la mossa: dentro Morata per Hernanes. Ed è proprio lo spagnolo, su assist di Cuadrado, a sbloccare il risultato con un destro chirurgico che trafigge l'incolpevole Donnarumma. Milan gelato, Balotelli per Kucka è la carta della disperazione di Brocchi. Ultimo brivido del match un destro da fuori di Mauri, con palla che sfiora il palo alla sinistra di Neto, poi può partire la festa della Juventus. L'ennesima, mentre in casa rossonera già si pensa alla prossima rivoluzione.

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  • pubblicato21.05.2016
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