Ferrari con me 14 titoli in 15 anni

"Mi aspettavo un grazie dalla famiglia Agnelli"

1413405902885_456525440.jpg"L'addio traumatico alla Ferrari? Tutto è avvenuto un po' in fretta in relazione al grande appuntamento con la quotazione di Ferrari-Chrysler alla borsa americana, avvenuta due giorni fa.

C'era necessità di avere una Ferrari più dentro un grande gruppo e credo che questo abbia un po' accelerato. Non mi ha fatto molto piacere il modo, ma fa parte della vita ed è giusto che chi ne è il proprietario possa prendere delle decisioni". Lo dice Luca Cordero di Montezemolo, visibilmente commosso, in un'intervista a 'Porta a Porta'. parlando del suo addio alla Ferrari.

"Io abbandonato dagli Agnelli? Ho avuto un rapporto molto forte con la famiglia Agnelli - aggiunge - Credo di aver fatto qualcosa di importante nel 2004, quando accettai di fare il presidente Fiat in un momento drammatico. Forse un grazie in più me lo sarei aspettato ma va bene così".

"La Ferrari insieme alla mia famiglia è la cosa più importante della mia vita. Sono stato 23 anni da presidente e prima da ragazzo di bottega con Enzo Ferrari - racconta - la Ferrari è un pezzo di bandiera italiana, un insieme di bellezza estetica, di passione come il rosso e di tecnologia estrema. Quando uno la guida o la segue nei circuiti è sempre una grande emozione. Io dico sempre che noi non vendiamo un'auto, ma vendiamo un sogno".

"Visto che si dice che ultimamente non vinciamo tanto, dal 1999 ad oggi abbiamo vinto 14 titoli mondiali in 15 anni. Nel 2000 vincemmo il mondiale in Giappone con Michael Schumacher dopo 23 anni - ricorda - era l'alba in Italia e ricordo la telefonata dell'avvocato Agnelli. Per la prima volta l'ho sentito piangere per la gioia perchè era un momento particolare per la Fiat, per lui che non stava bene e per l'Italia. Nel 2003 gli dedicammo la macchina la Ferrari 'G.A' e si vinse mondiale piloti e costruttori. Negli ultimi anni siamo la squadra che ha vinto di più al mondo e sia nel 2008 che nel 2010 e nel 2012 abbiamo perso il mondiale nell'ultima gara - dice ancora - la stagione veramente deludente è stata l'ultima ma questo è lo sport".

"Le corse ora rispetto al passato hanno fatto un passo avanti clamoroso in termine di sicurezza. Sono stati fatti dei progressi enormi. Purtroppo qualche incidente capita ancora come l'ultimo di Jules Bianchi, un nostro ragazzo, ma quel trattore non poteva e non doveva essere lì". 

"Alonso va via per due motivi. Uno perché vuole cimentarsi in un altro ambiente e due perché ha un'età nella quale non può aspettare per rivincere. E' rimasto male che non ha vinto in questi anni ed ha bisogno di nuovi stimoli", aggiunge.



 

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  • pubblicato15.10.2014
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