L'Inter risorge a Verona

I nerazzurri tornano alla vittoria dopo oltre un mese, di Kovacic e Ranocchia le marcature

1418679789707_2.jpgL'Inter cresce e torna a vincere. Nonostante alcune amnesie difensive a cui Handanovic, specie nel primo tempo, ha ovviato (con due grandi parate su Paloschi e Meggiorini), la formazione di Mancini - al primo successo in campionato dopo un pari e due sconfitte - e' riuscita a dare una discreta continuita' alla propria prestazione, andando a segno con Kovacic e Ranocchia. Non era certo facile, anche perche' il Chievo era reduce da cinque risultati utili di fila e in grande fiducia: ma il Bentegodi ha sorriso ai nerazzurri, che aggiustano un po' una classifica che, in caso di nuovo passo falso, sarebbe diventata decisamente preoccupante.

Da Icardi a Kovacic, Sardo mura la botta di Kovacic, poi ci pensa Bizzarri al destro senza particolari pretese di Guarin. Parte forte l'Inter ma e' del Chievo la prima grande chance dell'incontro, con Handanovic decisivo su Paloschi servito da un tiro sbilenco di Izco. Bella partita comunque al Bentegodi, giocata a viso aperto dalle due squadre che sfruttano i movimenti degli attaccanti (Icardi e Palacio da una parte, Meggiorini e Paloschi dall'altra). Attenti i portieri, con Bizzarri bravo in uscita bassa su Palacio, ma al 19' l'Inter passa: incursione di Nagatomo, sponda di Icardi sulla quale, complice una deviazione, si avventa Kovacic che da due passi non puo' sbagliare.

Il rombo di Mancini funziona, il Chievo soffre le verticalizzazioni di un Kovacic finalmente protagonista (e preso di mira da Cesar, che rischia il rosso con un'entrataccia, e Meggiorini) e la verve sulle fasce di Nagatomo e D'Ambrosio (preferito a Dodo'), ma serve un'altra prodezza di Handanovic al 36' sulla splendida rovesciata di Meggiorini, a un passo dalla prodezza-bis dopo quella di Cagliari sette giorni fa. Finale di tempo tutto clivense, anche perche' Maran cambia un paio di volte modulo, passando anche alla difesa a 3: Juan Jesus decisivo su Paloschi, poi un cross di Sardo si stampa sulla traversa.

Al rientro Inter vicina al raddoppio: da Guarin a Nagatomo, diagonale fuori di un soffio con Palacio, ancora a secco quest'anno, in ritardo. Il Chievo ribatte colpo su colpo. Da un errore di Kuzmanovic nasce un contropiede al veleno di Paloschi, il cui destro per pochissimo non si infila alle spalle di Handanovic. Ma all'11' arriva un altro squillo nerazzurro: D'Ambrosio crossa, Ranocchia gira con il sinistro e per Bizzarri non c'e' niente da fare. Gran gol del capitano dell'Inter, alla seconda marcatura stagionale.

Il Chievo accusa il colpo e rischia in contropiede, poi Maran tenta il tutto per tutto con Botta e Maxi Lopez per Birsa e Paloschi, ma proprio Botta si fa espellere per qualche parola di troppo all'indirizzo di Massa e la partita va cosi' in archivio con una ventina di minuti d'anticipo. Guarin, in una serata non proprio esaltante, cerca la gioia personale ma Bizzarri gliela nega. Sarebbe stata una punizione troppo pesante per un Chievo comunque generoso e che comunque lottera' fino alla fine per salvarsi.

Quanto all'Inter, una rondine non fa primavera e ora servirà continuità (e qualche rinforzo a gennaio) per far decollare il progetto del Mancio-bis. Gia' contro la Lazio, domenica a San Siro, l'esame di maturita'.

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  • pubblicato15.12.2014
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