L’Inter ritrova la testa

Goleada nerazzurra al Chievo. Alla Lazio il posticipo con la Samp

1512338495238_inter ok 00.jpgTroppo ghiotta l'occasione per lasciarsela sfuggire. L'Inter supera il Chievo con una goleada propiziata dalla tripletta di Perisic, scavalca Napoli e Juve e si porta sul tetto della serie A quasi due anni dopo l'ultima volta.

Un percorso virtuoso e imprevisto che Spalletti ha costruito da condottiero smaliziato gestendo un gruppo rinforzato ma che l'anno scorso aveva ciccato le coppe. Tutto ci avviene nel giorno in cui i cugini del Milan, cambiata la panchina, si fanno raggiungere al 95' da un gol di testa del portiere Brignoli che regala il primo punto al Benevento dopo il record negativo di 14 ko di fila. E la distanza dall'Inter è gigantesca, 18 punti.

La Fiorentina raggiunge i rossoneri al settimo posto con una vittoria netta sul Sassuolo, a cui non giova il cambio di panchina con Iachini, mentre il Bologna alla fine raggiunge un modesto pari col volenteroso Cagliari . L'Inter al comando a passo di carica è uno spot meraviglioso per una serie A mai così equilibrata. I nerazzurri precedono di un punto il Napoli, di due la Juventus e virtualmente la Roma se dovesse vincere il recupero con la Sampdoria del 24 gennaio.

Dopo la fuga sfumata del Napoli, sconfitto dai bianconeri dell'ex Higuain, ora c'è una grande mischia e già dalla prossima settimana promette scintille la sfida tra le grandi nemiche Juve e Inter. I nerazzurri arrivano in testa con grandi numeri e come unica squadra imbattuta: quarto attacco e prima difesa (con Napoli e Roma) e col capocannoniere Mauro Icardi che ha segnato 16 gol in 15 partite. Rispetto all'anno scorso 18 punti e 11 gol segnati in più, 11 gol subiti in meno.

Spalletti inoltre ha dato tranquillità a un ambiente elettrico costruendo un gruppo coeso che si giova delle colonne Handanovic, Skriniar, Borja Valero e Icardi, dando fiducia a elementi trascurati come Santon, Ranocchia, Brozovic. Col Chievo, formazione solitamente quadrata e competitiva, è stato dominio assoluto ed è finita con un trionfale 5-0, con note di merito per Ranocchia (che sfiora vari gol e salva in difesa) e Perisic, autore di una tripletta. Male i veneti, in particolare il portiere Sorrentino che tocca ma non blocca i tiri che confezionano tre gol.

Se l'Inter è al settimo cielo, il Milan non esce dal suo girone infernale. Gattuso al posto di Montella non poteva avere la bacchetta magica: i rossoneri vanno due volte in vantaggio, alla fine i campani cingono d'assedio Donnarumma e soci, rimasti in dieci per il doppio giallo a Romagnoli. Sembra l'ennesima beffa per il Benevento, ma di testa il portiere Brignoli, scuola Juve, conquista il primo posto all'ultimo soffio di partita. Per il Milan ci sarà ancora da soffrire.

Grande gioia invece per la Fiorentina che torna al successo dopo oltre un mese e lo fa con un 3-0 senza discussione contro un Sassuolo invischiato nella zona retrocessione. Due assist di Thereau e un gol ciascuno per gli uomini chiave Simeone, Veretout e Chiesa. Pioli sta costruendo qualcosa di positivo, ma ha bisogno di tempo.

Il Bologna raggiunge il pari con Destro vanificando il vantaggio del Cagliari con Joao Pedro. In serata la Lazio, che fuori casa aveva sempre vinto, si conferma corsara e batte 2-1 la Samp a Marassi (dove i blucherchiati finora avevano sempre vinto) con un gol nel recupero di Caicedo, al primo centro in campionato.

Domani la giornata di serie A prolungatasi per quattro giorni si concluderà con i due scontri salvezza, Verona-Genoa e Crotone-Udinese. E da martedì… Coppe!

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  • pubblicato03.12.2017
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