Una spilla con i colori nord-irlandesi, appuntata al petto, in onore di Sean Cox. Così si è presentato Jurgen Klopp davanti ai giornalisti, un gesto di solidarietà e rispetto verso il tifoso del Liverpool in gravi condizioni dopo l'aggressione subita prima della gara di Champions contro la Roma.
"La partita di martedi' ha mostrato la bellezza e la bruttezza del calcio. Quando ho sentito di Sean Cox, non posso descrivere quello che ho provato. Sono cose che non dovrebbero mai succedere e dobbiamo tutti fare il possibile perche' non si ripetano piu' cose di questo tipo. Nessuno ha la soluzione ma e' incredibile che qualcosa del genere possa accadere. Tutte le nostre preghiere vanno a Sean e alla sua famiglia".
Oggi nella Capitale si e' tenuto un incontro fra tutte le parti in causa in vista del ritorno dell'Olimpico, con la societa' inglese che chiede venga garantita la sicurezza dei propri sostenitori. "E' una situazione davvero difficile, non mi ci sono mai trovato. L'unica cosa di cui si dovrebbe parlare e' il calcio, niente di piu' e niente di meno. Non ho mai capito la gente che non lo accetta. Ma sono abbastanza sicuro che tutti quelli che si occuperanno della sicurezza faranno del loro meglio".
"Non sono troppo preoccupato e mi appello al senso di responsabilita' di tutti - prosegue Klopp - Se andra' avanti la Roma, se lo sara' meritato, se andremo avanti noi, ce lo saremo meritati ma attorno allo stadio nessuno dovrebbe pensare ad altro che non sia la partita".
Dal tecnico tedesco anche un messaggio ai tifosi del Liverpool: "E' facile dire 'comportatevi bene', e' una questione di buon senso, cosa posso dire che loro gia' non sappiano. Non so se i mille tifosi del Liverpool che verranno a Roma sono portatori di guai, da quando sono qui non ne ho mai sentito parlare. Se la polizia pensa che bisogna tenerli d'occhio, che lo faccia. Ma se vogliamo giocare altre partite con i nostri tifosi al seguito, dobbiamo essere tutti responsabili".
