"E' possibile che mettero' fine alla mia carriera in anticipo rispetto ad alcuni dei miei colleghi. Allenare e' stressante e non voglio morire su una panchina".
Cosi' il tecnico dei "reds", Jurgen Klopp.
"Al termine della mia avventura con il Liverpool sicuramente mi prendero' un anno di vacanze, e' un accordo che ho preso con la mia famiglia - ha aggiunto Klopp - Io non allenero', per esempio, all'eta di Heynckes. Ammiro quello che sta facendo, ma non fa per me".
Il tedesco ha un contratto con il club di Anfield, che sfidera' la Roma in semifinale di Champions League, fino al 2022. Si era parlato di un interessamento per lui da parte del Bayern Monaco che poi ha scelto Niko Kovac, ma Klopp assicura che non ci sono stati contatti.
"Non ho una clausola nel mio contratto, ma se i bavaresi fossero stati davvero interessati sarebbe stato complicato portarmi via da qui - spiega l'ex Borussia Dortmund -. Ho ancora quattro anni da allenatore del Liverpool e il club e' soddisfatto del mio lavoro, quindi trovo logico che il Bayern non abbia provato a farmi una proposta. Sono stato benissimo a Mainz e Dortmund, molto probabilmente ci tornero', ma non necessariamente come allenatore".
"Ci manca la continuita' ma ci sono i margini per migliorare. Il divario fra noi e il Manchester City non si e' creato negli scontri diretti ma nelle altre partite". E' questa la chiave per puntare la prossima stagione al titolo secondo Jurgen Klopp, in semifinale di Champions col suo Liverpool ma terzo in Premier, a -17 dal City campione.
"L'obiettivo ora e' finire meglio della scorsa stagione e conquistare un posto in Champions sapendo che ci sono i margini per crescere, soprattutto dal punto di vista della continuita' - spiega il tecnico tedesco - Abbiamo perso qualche punto in questa stagione, alle volte siamo stati sfortunati, altre per colpa nostra".
E questo nonostante un Salah gia' a quota 30 gol in campionato e a caccia della Scarpa d'Oro. "L'obiettivo principale di Salah e' quello del Liverpool, chiudere fra le prime 4 in Premier e andare in finale di Champions e magari vincerla. Non cominceremo a cercare di creare delle situazioni per farlo segnare, dobbiamo giocare normalmente", mette in chiaro Klopp, che non vuole nemmeno che si pensi gia' al primo round di Anfield con la Roma della prossima settimana.
"Domani contro il West Browmich manderemo in campo l'undici migliore perche' abbiamo bisogno di punti per un posto nella prossima Champions. Se siamo in questa posizione e se Salah ha segnato cosi' tanto e' grazie al calcio che giochiamo". Il Wba sembra ormai condannato alla retrocessione "ma vorra' dimostrare che, anche se c'e' una piccola speranza, ci crede ancora. E noi dovremo essere al nostro meglio. Poi, dopo questa partita, penseremo alla Roma".
Nel giorno dell'addio di Wenger, Klopp e' tornato anche sull'intervista concessa in cui non si vede per molti anni in panchina. "Il nostro e' un lavoro molto intenso, amo quello che faccio, mi diverto ma siamo costantemente sotto la luce dei riflettori. Pensate abbia bisogno di essere famoso? Per niente. Sarei felice se un giorno non fosse piu' cosi', se la gente smettesse di parlare mentre mi vede passeggiare. Ma fa parte del nostro lavoro e siamo anche ben pagati, per cui ok. Possiamo avere una vita che nemmeno sognavamo ma non ho bisogno del calcio per essere felice. Arrivera' il momento in cui diro' 'grazie e addio' ma non so ancora quando".
Meglio allora godersi il presente. "Sono in salute e alleno una squadra meravigliosa, fatta di giocatori che non si buttano giu' quando le cose non vanno bene. La gente aveva dubbi su di me e sui calciatori fra ottobre e novembre, ora stiamo vivendo un bel momento ma ci sono ancora delle cose da fare, la prima delle quali si chiama West Browmich. Dovremo lottare e non festeggiare quello che abbiamo ottenuto in questa stagione. Non siamo la miglior squadra del mondo, c'e' tanto da fare ma speriamo di poter usare quest'annata come base per costruire ancora".
