Keita: "Roma unita, Totti un ragazzino"

"Pallotta un grande Presidente, lo ha dimostrato dopo la Juve"

1414495422272_Respect .jpg"Il nostro è un gruppo unito, comunichiamo molto tra di noi, con WhatsApp restiamo in sempre in contatto, anche solo per ricordarci gli orari degli allenamenti. E ci ritroviamo spesso a tavola".

Parola di Seydou Keita in una intervista a France Football. Un opinione su Totti?: "Non è un capitano che urla e parla in continuazione, ma - spiega il centrocampista giallorosso - ha ancora l'anima del ragazzino che scherza con tutti. Quel che fa a 38 anni è eccezionale, mi piacerebbe poter fare lo stesso".

Keita parla anche del Presidente della Roma Pallotta: "Quando non è negli Stati Uniti, è molto vicino alla squadra. E' un 
grande presidente, abituato al ruolo. Lo dimostra il fatto che dopo la partita con la Juve ci ha fatto capire che non serviva a 
nulla fare polemica e che bisognava pensare alle partite seguenti".

"In Italia - aggiunge Keita - mi chiamano "il professore". Fa piacere, ma è come se mi scoprissero solo ora quando invece ho vinto molti trofei e fatto parte della miglior squadra della storia del calcio internazionale". La mia condizione fisica? "Corro ancora una dozzina di chilometri al giorno, e quello che faccio mi fa star bene. Forse perché ho sempre fatto vita sana:  non fumo, non bevo".

Differenze tra Serie A e Liga? "In Italia, l'ambiente è ancora più fanatico che in Spagna. A Barcellona il clima era molto più calmo, a Roma non posso neanche respirare. Quando i tifosi mi riconoscono al ristorante non mi fanno mai pagare il conto. La cosa non mi infastidisce ma io sono un tipo tranquillo, riservato. Poi mi dico che quando le cose andranno meno bene in campo, la musica cambierà, ma non si può impedire alla gente di amare la loro squadra". 

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  • pubblicato28.10.2014
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