Ivo Karlovic è il re incontrastato degli ace: pur perdendo a Pechino per 7-6 (5) 7-6 (6) contro l' uruguaiano Pablo Cuevas - che nei quarti di finale affronterà Fabio Fognini - il 36enne croato ne ha messi a segno, durante il match, ben 26, raggiungendo quota 10.247 e battendo così il record di 10.237 detenuto dal connazionale Goran Ivanisevic, ora ritiratosi dalle competizioni e suo capitano in Coppa Davis.
"E' una grande sensazione, sapevo che era possibile e speravo che succedesse quest'anno. E' bello che sia avvenuto qui. Il servizio è la mia arma migliore e ne vado sempre orgoglioso", ha detto il gigante croato (con 2,11 metri è il giocatore più alto del circuito), numero 18 del tennis mondiale. "Ma non è finita. Ci sono ancora parecchi anni davanti a me e spero che il numero continuerà a crescere", ha aggiunto.
Il record suggella una stagione eccezionale per Karlovic: ha conquistato, a Delray Beach (Florida), il sesto titolo in carriera ed è stato uno dei tre che nel 2015 hanno sconfitto il numero 1 del mondo, il serbo Novak Djokovic (nei quarti di finale a Doha). Inoltre, in giugno a Halle (Germania), superando nei quarti il ceco Tomas Berdych, ha stabilito il nuovo record di ace - 45 - in un match al meglio dei tre set.
L'anno più 'prolifico' per Ivo è stato il 2007, con 1.318 ace (in 64 match); il secondo, con 1.252 finora (in 54 match), proprio il 2015, che è anche quello con la media più alta (23 per incontro). Introdotta nel 1991, la statistica Atp sul numero degli acenon tiene conto di quelli messi a segno durante le sfide di Coppa Davis.