"Il primo obiettivo è il quinto scudetto"

Allegri è già pronto a nuove sfide sulla panchina bianconera: "Morata? Vale 70 milioni"

1434356913560_allegri.jpg"Non ho paura di poter fare soltanto peggio, perche' la Juve puo' crescere molto e non mi riferisco ai risultati. La ricerca del successo e' implicita se lavori alla Juve, ma c'e' tanto da fare e questa sara' un'estate cruciale. Non dobbiamo pensare ai risultati, ma a migliorare noi stessi. Gli obiettivi poi sono i soliti: scudetto, coppa Italia e sogno Champions che va avanti". Archiviata una stagione incredibile, con le vittorie di scudetto e Coppa Italia e la finale di Champions persa contro il Barcellona, Massimiliano Allegri e' gia' pronto a nuove sfide sulla panchina bianconera.

"Il primo obiettivo e' fare la storia conquistando il quinto scudetto consecutivo - spiega il tecnico livornese in una intervista pubblicata oggi sulle pagine della 'Gazzetta dello Sport' - La Juve ci e' riuscita soltanto negli anni Trenta ed era un altro mondo. Pero' il club vuole consolidarsi in Europa, nell'elite dove siamo entrati prepotentemente".

A pensare alla finale di Berlino contro i blaugrana, ad Allegri viene in mente "prima di tutto una bella partita, una delle piu' belle finali europee degli ultimi anni: ricordiamoci che il grande Manchester United con il Barca non passava la meta' campo. Noi invece ce le siamo date, sull'1-1 ho pensato che avremmo vinto, poi e' andata come andata, ma senza rimpianti, anche se avremmo potuto fare di piu'. Ci e' mancata un po' di convinzione. Se avrei potuto fare di piu'? Certamente, ma devo anche dire che ce l'abbiamo messa tutta, e non e' in contraddizione con quello che dicevo prima. Le lacrime dei miei giocatori non volevano dire 'chissa' quanto tempo ci metteremo ad arrivare di nuovo fin qui', ma piuttosto 'potevamo davvero battere il Barcellona e non ci siamo riusciti'. La squadra ha una consapevolezza nuova, ha piu' autostima, anche in campo internazionale. Sono molto orgoglioso di questa crescita".

Alvaro Morata, tra gli artefici della grande stagione juventina, e' considerato da Allegri un intoccabile: "Cosa direi se lo vendessero? Se proprio devono, spero almeno che il club incassi 70-80 milioni. Questo e' il valore attuale di Morata. Credo che si debba puntare su di lui e anche su Coman, un altro giovane di eccezionale livello, che ha bisogno di un po' di tempo per esplodere.

Cosa direi se vendessero Pogba? Evidentemente si tratterebbe di una scelta societaria e non tecnica: a certe cifre e' difficile dire no. Ma se Paul resta a Torino deve farlo con la testa giusta, senza rimpianti. Perche' quello che abbiamo raggiunto in questa stagione e' solo un punto di partenza e per costruire il futuro della Juve servono giocatori giovani e motivati oltre ai senatori che possono trasmettere lo spirito giusto".

Espresso tutto il suo apprezzamento per Mandzukic ("E' un buon elemento per ripartire all'assalto"), Allegri affronta anche l'argomento del suo rinnovo contrattuale sino al 2017. Sottolineando di non necessitare di assicurazioni sulla rosa: "Non c'e' bisogno di parlarne, la societa' ha tutta la voglia che serve per costruire una squadra europea. Il mio punto di vista coincide con quello dei dirigenti". Una piccola novita' e' che, per l'ex allenatore del Milan, il contratto "non e' una formalita', pero' c'e' la volonta di andare avanti insieme".

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  • pubblicato15.06.2015
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