Il padre di Bianchi: "Jules lotta, ma resta in coma"

A sei mesi dallo schianto a Suzuka: "Aspettiamo e gli stiamo vicino"

1428946201658_456669126.jpgSono passati sei mesi dall'incidente di Suzuka ma Jules Bianchi è ancora in coma e non ci sono stati segni di miglioramento. A parlare delle condizioni dello sfortunato pilota francese, schiantatosi con la sua Marussia contro un mezzo di soccorso durante il Gp del Giappone del 5 ottobre scorso, il padre Philippe, in un'intervista pubblicata su Nice Matin. "Jules lotta con forza, come ha sempre fatto prima e dopo l'incidente - afferma Bianchi padre -, ogni giorno affronta una maratona. Dal punto di vista medico è stabile, i suoi organi funzionano senza assistenza, ma è ancora incosciente, in coma".     
 
Nell'impatto a Suzuka, Bianchi subì un gravissimo trauma cranico con estesi danni cerebrali che sembravano non dargli speranze. Riuscì a sopravvivere, subì alcuni interventi in Giappone e a novembre dopo fu trasferito in Francia, nel reparto neurologico del Nizza University Hospital, dove la famiglia può assisterlo.
 
"Dal punto di vista medico si può fare poco se non aspettare, ma è importante stargli vicino, fargli sentire una costante presenza. Ci alterniamo con mia moglie, gli alti nostri due figli, la fidanzata. A volte si muove, le sue mani stringono le nostre. Sono solo riflessi o altro? E' difficile da dire", spiega il papà, che ha deciso di uscire dall'abituale riserbo per "ringraziare tutti i tifosi e il mondo della Formula 1 che in questi sei mesi hanno dato il loro sostegno, di continuo".  
 

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  • pubblicato13.04.2015
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