Il Manchester City si schiera con Guardiola

Yaya Tourè aveva accusato il tecnico di comportamenti razzisti

1528288038747_GettyImages-966942756.jpgTutti in difesa di Pep Guardiola.

Le parole di Yaya Toure' non sono passate inosservate: il centrocampista ivoriano in uscita dal Manchester City, intervistato da "France Football", e' andato giu' duro nei confronti del tecnico catalano che lo ha messo ai margini.

"Non so perche' ma ho l'impressione che fosse geloso, che mi considerasse un rivale, come se gli facessi ombra - aveva detto - E' stato crudele con me, sono arrivato a chiedermi se fosse colpa del mio colore di pelle. Non sono il primo a parlare di queste differenze di trattamento, anche al Barcellona alcuni si sono fatti le stesse domande. Ed e' inevitabile se ti rendi conto che ha spesso problemi con i giocatori africani, dovunque alleni".

Ieri Guardiola non ha voluto rispondere ma a prendere le sue difese sono intervenuti altri calciatori, a partire da Kevin De Bruyne.

"Io non ho visto nulla, sarebbe assurdo se l'allenatore fosse razzista, specie con tutti i ragazzi di colore che abbiamo in squadra - il pensiero del belga - Non so cosa abbia detto Yaya, se le sue parole siano state riportate male o ingigantite ma quando non giochi cerchi sempre una spiegazione. Abbiamo avuto la stagione migliore di sempre per cui l'allenatore ha fatto le giuste scelte. Probabilmente ha pensato che Yaya non facesse abbastanza, che non fosse abbastanza in forma ma non ho visto niente di razzista".

Anche due ex giocatori di Guardiola stanno dalla parte del tecnico. "Quando era con noi al Bayern - ha raccontato Joshua Kimmich - c'erano alcuni giocatori di colore come Boateng, Douglas Costa o Alaba e non ho mai pensato che ci fosse un problema".

"Per me e' un grande allenatore, non ho mai avuto problemi con lui e mi risulta difficile capire le dichiarazioni di Yaya Toure'", aggiunge Jerome Boateng.

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  • pubblicato06.06.2018
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