Gattuso cauto: 'L'Inter non è morta'

Il tecnico del Milan: 'Nel derby non ci sono favoriti'

1552740604453_55b87393d59371ea8eb283a8511e0a.jpg"Ogni derby e' una storia a parte, non pensiamo a quello che e' successo quattro mesi fa. Da 4-5 giorni sento dire che l'Inter e' morta, che siamo favoriti, ma nel derby non ci sono favoriti, serve giocarla con cuore, con testa, con rispetto dell'avversario".

Lo ha dichiarato il tecnico del Milan Rino Gattuso, alla vigilia del derby di Milano in programma domani sera a San Siro.

"Domani a San Siro ci sara' record di incassi, il nostro pubblico deve essere il 12° uomo in campo ma bisogna rispettare l'Inter, che ci puo' mettere in grande difficolta'".

Della situazione in casa Inter, Gattuso non ne vuole parlare: "Non sono abituato a pensare agli altri, a guardare in casa altrui. Io devo pensare alla mia squadra, ai problemi che abbiamo e alle cose positive che facciamo. Non sono dentro lo spogliatoio dell'Inter, posso pensare solo al mio".

Gattuso non parla neanche delle difficoltà di Spalletti: "Cosa dovrei rispondere? Non lo so. Chi fa questo mestiere sa di essere in discussione, io personalmente ho sempre pensato solo a lavorare e centrare gli obiettivi. Se mi fossi messo a pensare alle voci su di me, so che avrei lasciato energie per strada. Ogni settimana facciamo il programma di allenamenti, non abbiamo mai pensato di poter lasciare questi ragazzi".        

"Queste sono partite nel quale il gruppo deve parlare il meno possibile. Io queste gare le sentivo già di mio, non avevo bisogno che nessuno dicesse qualcosa. Da allenatore sono uguale, sono altre le partite nelle quali bisogna farsi sentire. Per il derby no, c'è un'aria diversa e un nervosismo diverso. Pochissime urla, pochissimo incitamento perché già c'è pressione", ha sottolineato.

Il tecnico rossonero non cerca rivincite personali dopo la situazione ribaltata a Milano: "Sinceramente non mi interessa, e non vedo nemmeno rivincite. Io devo solo pensare ai miei obiettivi, di far crescere i giocatori e tornare in Champions. Allegri dopo Madrid sembrava un   incapace, ora tutti lo esaltano e si sono rimangiati le parole: fa   parte del nostro lavoro e va bene. A volte qualcuno dice scorrettezze ma va bene così, devo andare avanti e sono un privilegiato per il lavoro che faccio. Ecco perché credo sempre in ciò che faccio".

Tra i punti forti del Milan c'è sicuramente Piatek: "La differenza deve farla il collettivo, non solo lui. La differenza devono farla tutti gli uomini che scenderanno in campo, ne ho visti pochi in vita mia di giocatori che vincono da soli. Oggi non siamo in   grado di farlo, la vittoria passa dal gioco di squadra".

Gattuso sulla mentalità del polacco ha aggiunto: "Io ho fatto poco con il 'Pistolero'. Non parlo nemmeno tantissimo con lui perché è uno che non ama perdersi in chiacchiere. Adesso inizia a sorridere un po' di più, i primi giorni pensavo fosse arrabbiato con me...È un personaggio al quale piace lavorare, viene al campo anche nei giorni liberi e in questo momento non serve nemmeno parlargli perché sa   quello che deve fare. Va bene così".        

Il tecnico del Milan non teme il rischio della 'fregatura' visto il periodo opposto delle squadre. "Noi la figuraccia in Europa League l'abbiamo già fatta, anche prima dell'Inter. Abbiamo rischiato di non   battere il Dudelange, noi ne abbiamo passate dall'Inferno... Questa deve essere la nostra forza, non cascare nel giochetto che sia tutto facile e tutto bello. Domani lo stadio pieno sarà un qualcosa in più, ma prepariamo la gara con umiltà sapendo che l'Inter è forte e può fare male in ogni momento. In queste partite le favorite non esistono.  Il derby è sempre a parte, bisogna controllare le emozioni e non perdere energie mentali prima di iniziare il match. Bisogna arrivarci con mentalità, testa libera, senza farci i voli col cervello".      

"Se ho mai pensato di arrivare al derby davanti? No, mai. E non  dobbiamo nemmeno dimenticarci le sette partite del campionato nelle quali giocavamo in maniera completamente diversa. Per tredici gare di fila abbiamo sempre preso gol, con l'Udinese il primo clean sheet e   questo momento di saper soffrire ci ha rafforzato, ha portato consapevolezza", ha proseguito.

Gattuso sulla corsa al secondo posto, ha detto: "No no, noi dobbiamo mettercela tutta per arrivare in Champions League. In questo momento il Napoli ha un vantaggio ampio ed  una squadra molto forte. Dobbiamo pensare solo al derby, senza mandare  la testa in giro a volare troppo alto. Loro sono fortissimi e hanno qualcosa più di noi, da anni è sempre al vertice del campionato e con   Ancelotti gestirà ancora meglio i giocatori. L'Europa League non sarà   un problema per loro".

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  • pubblicato16.03.2019
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