Gasquet è l'intruso tra i grandi favoriti

Elimina Wawrinka e aspetta Djokovic, in semifiale Federer-Murray

1436387213470_479930784.jpgLONDRA, 8 LUG - Le prime tre teste di serie e l'intruso Richard Gasquet: si completano le semifinali dei Championships che venerdì vedranno di fronte l'idolo di casa Andy Murray al sette volte re di Wimbledon Roger Federer.    Sotto gli occhi di William e Kate, ospiti del Royal Box assieme a David Beckham, rispetta i pronostici il numero 1 al mondo, Novak  Djokovic, che liquida con un triplo 6-4 il croato Martin Cilic. Un epilogo che conferma la netta superiorità del serbo, vincente nei confronti diretti 13 volte in altrettanti incontri. Dopo la maratona contro Kevin Anderson, oggi sono bastate meno di due ore a Djokovic per vincere il suo 50/o match in uno Slam, il 650/o in carriera. "Non sapevo come mi sarei sentito, speravo di giocare bene e ci sono riuscito - le parole del serbo, due volte vincitore di Wimbledon -. Non do mai nulla per scontato, ci si aspetta che i grandi giocatori arrivino sempre in finale ma bisogna conquistarsela".    
 
Nella settima semifinale sui prati di Church Road troverà il francese Gasquet, che dopo tre ore e mezzo di battaglia elimina il vincitore del Roland Garros Stan Wawrinka (6-4, 4-6, 3-6, 6-4, 11-9). Sbilanciati a favore del serbo i precedenti, 11-1, con l'unica vittoria di Gasquet risalente otto anni fa. "Richard ama giocare sull'erba, è uno dei giocatori di maggior talento", il giudizio di Djokovic, con un piede (o forse più) già in finale dopo l'uscita di scena della sua bestia nera Wawrinka.    
 
L'altra sfida è la rivincita della finale 2012, quando Roger Federer aveva ridotto alle lacrime Andy Murray. Il campione elvetico smarrisce il servizio dopo 116 turni di battuta consecutivi ma in poco più di un'ora supera anche l'ostacolo Gilles Simon (6-3, 7-5, 2-6). Per Federer si tratta della decima finale a Wimbledon, la 37/a in uno Slam. "Mi sento bene, riposato. Ormai è un anno che gioco un tennis piuttosto solido. Contro Murray ho vinto ma ho anche perso. I precedenti non conteranno nulla".    Opinione condivisa dallo scozzese, di slancio in tre set sul canadese Vasek Pospisil (6-4, 7-5, 6-4). Un successo che allunga a 10 (come Federer, d'altronde) la striscia d'imbattibilità dopo il trionfo al Queen's. "Credo di giocare meglio rispetto al 2012 ma questo non significa nulla. Ogni match fa storia a sé".    
 
Domani in programma le semifinali femminili. La parte alta del tabellone vede opposte la numero uno al mondo Serena Williams a Maria Sharapova. Ormai un classico del tennis femminile, 19 i precedenti, due sole le vittorie della russa che però, proprio qui, si è imposta nel 2004, conquistando il primo Slam in carriera. Decisamente meno nobile l'altra semifinale (25 a 0 il totale degli Slam tra i due match): la polacca Agnieszka Radwanska contro la spagnola Garbine Muguruza. Quattro i precedenti, mai sull'erba, due vittorie a testa.  
 

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  • pubblicato08.07.2015
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