Gandini: 'Doveroso giocare per vincere lo scudetto'

L'Ad della Roma: ' Facciamo del nostro meglio in tutte le competizioni'

1506326071574_GettyImages-74966248.jpgLa Roma e' stata costruita per vincere e ci provera' gia' da quest'anno, poi, col nuovo stadio e piu' ricavi, sara' anche piu' facile trattenere i big ed essere competitivi.

Umberto Gandini, amministratore delegato giallorosso, traccia la via del nuovo corso, quello con Monchi in veste di uomo mercato ed Eusebio Di Francesco in panchina. L'ex tecnico del Sassuolo e' stato accolto dall'ambiente romano con un po' di scetticismo ma dopo qualche problema in avvio la sua squadra sta ingranando.

"Ma io non parlerei di partenza sofferta, abbiamo giocato una partita molto buona con l'Inter anche se il risultato non ci ha premiato - rivendica Gandini ai microfoni di 'Radio Anch'io Sport' su RadioUno - La cosa importante e' che la squadra e' stata costruita bene, lavora bene, l'allenatore e' quello che ci aspettavamo, molto attento e dedicato al suo lavoro e che ha portato questa squadra a esprimersi molto bene. Le perplessita' dell'ambiente su Di Francesco? Come societa' siamo sempre stati forti e quadrati attorno all'allenatore sin da quando abbiamo deciso di lavorare con lui e non vedo perche' non dobbiamo continuare cosi'. Tutte le big hanno grandi pressioni, so che a Roma e' diverso da altre parti, la squadra respira con la citta' e viceversa ma credo che la struttura societaria e la parte sportiva siano rodati e con le spalle larghe per proseguire questo percorso".

Di Francesco, in particolare, "e' una persona di grande spessore, ha grande personalita', ha un bel rapporto con la squadra ma sa quando tenere il polso fermo. Lavora molto sulla parte fisica e ci accomuna il forte desiderio di vincere". Buona anche l'intesa con Monchi. "Ha avuto la necessita' di fare delle operazioni e le ha fatte molto bene, poi ha costruito una squadra che ad oggi ancora non abbiamo avuto modo di vedere completamente all'opera".

E quali siano le ambizioni, e' facile da capire. "Noi giochiamo per fare il nostro meglio e dopo essere arrivati lo scorso anno a quattro punti dalla Juventus, e' doveroso giocare per vincere il campionato - esce allo scoperto Gandini - L'obiettivo e' fare meglio del possibile in tutte le competizioni e non possiamo nasconderci, giochiamo per arrivare davanti agli altri".

Anche se magari sarebbe meglio un campionato con qualche squadra in meno. "Da un po' di anni a questa parte c'e' la tendenza a vedere il campionato spaccato in tronconi, manca il fattore sorpresa ma credo che il torneo si sia livellato verso l'alto, con piu' squadre che lottano per i posti di vertice. Ogni domenica l'insidia e' dietro l'angolo, il campionato e' ancora molto lungo e non credo ci siano gia' posizioni definite". Capitolo Champions: pari all'esordio con l'Atletico e mercoledi' la trasferta a Baku contro il Qarabag, cenerentola di un girone dove la Roma non e' favorita per il passaggio del turno.

"Ci aspetta una partita importante e fondamentale da vincere, non dobbiamo sottovalutare l'avversario. Fallimento retrocedere in Europa League? Non userei quella parola. Abbiamo davanti un percorso che prevede la Champions e l'obiettivo e' qualificarci. Partendo dalla terza fascia era normale pensare che avremmo trovato due squadre di altissimo livello, un girone dall'altissimo coefficiente di difficolta'. Se non saremo stati bravi a fare i punti necessari per andare avanti giochermo allora l'Europa League e lo faremo per andare fino in fondo ma le sorprese ci sono sempre, dipendera' dagli scontri diretti".

Con un Totti in meno in campo ma in piu' fuori ("si e' perfettamente calato in questo ruolo, e' molto utile, molto vicino alla squadra, i compagni lo vedono come mito e ispirazione"), la Roma spera presto di mettere piede nel nuovo stadio. "Siamo fiduciosi, in settimana apre la Conferenza dei servizi e ci aspettiamo che con un progetto rivisto si riesca ad avere l'autorizzazione per cominciare a lavorare dall'anno prossimo - conferma Gandini - L'obiettivo e' avere il nuovo stadio per la stagione 2020-21".

E la nuova casa giallorossa potrebbe portare in futuro a evitare ogni anno di dover cedere pedine preziose. "Ormai tutti arrivano a vendere dei giocatori, e' l'attivita' ordinaria di quasi tutti i club - chiosa l'ad giallorosso - Nel nostro caso e' anche una ricostruzione, con risvolti finanziari ma finalizzata anche agli aspetti tecnici, legata al modo di gicoare, all'allenatore, alla voglia dei giocatori di fare un'esperienza diversa. Ma tutto questo verra' annacquato dalla crescita dei ricavi e in questo senso il volano stadio sara' un momento molto importante per noi".

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  • pubblicato25.09.2017
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