Galliani: "Honda? Anche a Platini servì tempo"

Berlusconi soddisfatto di gioco e risultati, il modulo è condiviso

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"Anche Platini impiego' qualche mese prima di diventare Platini. Non voglio fare paragoni, ma spesso gli stranieri hanno bisogno di tempo per adattarsi":

Adriano Galliani spiega cosi' l'esplosione ritardata di Keisuke Honda. "E sempre stato un giocatore importante, ma l'anno scorso arrivato a gennaio in un Paese nuovo senza preparazione e senza vacanze. Ora sta arrivando a un filotto prolungato di gol", ha osservato l'ad rossonero evitando paragoni con l'apporto di Carlos Tevez nella Juventus ("Non voglio fare pubblicita' comparativa") ma sottolineando che dietro la crescita del giapponese "ci sono le sue capacita' ma anche lo schema di gioco che, da mancino, gli permette di giocare a destra. Pippo e' stato bravo a metterlo in campo in un certo modo. Non ha mai fatto il tornante di destra ma lo sta facendo molto bene".   

All'indomani del successo di Verona, Galliani ha poi raccontato che "il presidente Berlusconi e' soddisfatto dei risultati e del gioco. La sua vicinanza e' straordinaria - ha aggiunto parlando prima dell'assemblea della Lega Serie A -. Dice che il Milan deve fare cio' che dice lui? Sono battute. C'e' coesione totale e assoluta. Il modulo 4-3-3 e' assolutamente condiviso con il presidente. E' vero che lo scudetto lo vince chi prende meno gol, ma segnarne tanti e' divertente".

Galliani ha poi minimizzato lo sfogo di Stephan El Shaarawy dopo la sostituzione di ieri a Verona. "Come Honda, è uno dei nostri gioielli, ed è stratitolare ora che sta bene. Non ha detto nulla di strano, ha imprecato perché ce l'aveva con se stesso. Se si fosse potuto leggere i labiali dei giocatori di vent'anni fa sarebbero uscite cose peggiori...", ha sorriso l'ad rossonero dicendosi "molto soddisfatto del Milan e di Inzaghi: dal primo minuto della prima partita contro la Lazio si respira un'atmosfera diversa, un'aura bellissima, lo hanno avvertito anche i tifosi".   

 Infine Galliani è stato evasivo rispondendo alle domande sul mercato di gennaio e di potenziali obiettivi come Suso del Liverpool o Khedira del Real Madrid. "Suso E' in scadenza di contratto, deciderà se restare dov'è o cambiare. Dei giocatori del Real so vita, morte e miracoli perché sento il nostro 'consulente' Ancelotti... - ha sorriso - Khedira è un giocatore importante. Andrebbe bene, ha un piccolo difetto, guadagna molto.  Ora siamo 26, più l'infortunato Montolivo e il giovane Mastour, siamo in eccesso di uno o due".

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  • pubblicato20.10.2014
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