Abbagnale: "Mio figlio verrà squalificato"

Il presidente della Fic: "Ha saltato un controllo antidoping"

1455119161791_1.jpgAnnuncio choc di Giuseppe Abbagnale, mito del canottaggio azzurro e oggi presidente della federazione italiana: il figlio Vincenzo, campione del mondo e capovoga dell'otto in vista di Rio 2016, sarà con ogni probabilità squalificato per doping e non sarà alle Olimpiadi. "Ha saltato tre controlli antidoping e la normativa e' chiara. E' un'ingenuità ma da regolamento costa da uno a due anni di squalifica: per trasparenza vogliamo essere noi a dare l'annuncio", le parole del presidente Abbagnale.

Vincenzo Abbagnale "l'1 febbraio scorso non è riuscito ad arrivare in tempo" ad un controllo a sorpresa dell'antidoping, fa sapere la Federazione di canottaggio (Fic). Il presidente Abbagnale, "nel rispetto del principio di trasparenza", ha voluto far conoscere i fatti: "L'atleta aveva già accumulato due mancati controlli: il primo per una dimenticanza, il secondo perché il nuovo sistema gestionale, la cosiddetta piattaforma Adams, non gli ha confermato la segnalazione del luogo dove si trovava, e a questi si è aggiunto infine il terzo, quello del primo febbraio", causato, secondo il racconto dell'atleta, da un piccolo incidente stradale che ne ha ritardato l'arrivo sul luogo del previsto controllo.

La Fic ricorda che il Codice sportivo antidoping prevede che, per la violazione dell'articolo 2.4 (mancata reperibilità), il periodo di squalifica a cui va incontro l'atleta potrà essere di due anni, con possibilità di riduzione ad un periodo minimo di un anno a seconda del grado di colpa attribuita all'atleta. La nazionale di canottaggio teme che proprio questo possa accadere al capovoga dell'otto in preparazione per affrontare le qualificazioni olimpiche. Abbagnale "ha già inviato le sue giustificazioni all'antidoping nella speranza che vengano recepite e, quindi, possano contribuire ad annullare la probabile squalifica".

Ma cosa è successo il 1° febbraio? Vincenzo Abbagnale a tal proposito ha dichiarato al sito della Federazione: "Ho dormito a Roma poiché il mattino seguente dovevo sottopormi ad un controllo medico di routine, prima di raggiungere Sabaudia e, mentre ero in attesa del controllo, visto che si stava facendo tardi, ho deciso di lasciare lo studio medico e raggiungere Sabaudia. Sulla statale pontina - peraltro nota per il traffico intenso e per il manto stradale non omogeneo, ndr - ho ricevuto la telefonata del controllore antidoping al quale ho comunicato di essere in arrivo (sessanta minuti è il tempo massimo entro il quale l'atleta deve trovarsi nel luogo prefissato in seguito ad una comunicazione di controllo ndr). Consapevole che potevo incorrere in una sanzione pesantissima, inizio ad accelerare tenendomi in contatto costante col sanitario".

"All'altezza di Latina, zona Borgo Piave e quindi a circa 35 minuti da Sabaudia, intorno alle 11.50 (dovevo arrivare entro le 12.30) con la ruota destra anteriore ho preso il ciglio stradale e l'auto nello sbandare si è bloccata. Non sapendo cosa fosse accaduto - prosegue nel racconto Abbagnale - e in preda all'agitazione, riesco a fermare un carro attrezzi che transitava in quel momento sulla strada e, contemporaneamente, ho avvisato il controllore antidoping dell'accaduto. Il meccanico, constatato che la ruota pur malconcia non era forata, riesce dopo vari tentativi a rimettere in moto l'auto e alle 12.00 riesco a ripartire alla volta di Sabaudia. Questi ultimi trenta chilometri sono stati i più lunghi della mia vita poiché tra dossi e limiti di velocità di cinquanta km/h sono arrivato a Sabaudia alle 12 e 46, mentre il controllore andava via lasciandomi nel panico per non aver sostenuto il terzo controllo a sorpresa".

Questi i fatti. Ora gli Organi preposti stanno seguendo il loro iter e Abbagnale jr che, come prima detto, ha reso le sue giustificazioni, sta continuando ad allenarsi con la consapevolezza di essere 'pulito' anche in considerazione del fatto che dal 2013 ad oggi ha sostenuto circa quindici controlli antidoping senza avere mai registrato problemi. Il presidente Abbagnale in accordo con il Gruppo Sportivo della Marina Militare di cui l'atleta fa parte e con la Direzione Tecnica, ha stabilito che l'atleta continuerà la preparazione in attesa che gli organismi antidoping preposti formalizzino la loro decisione.

  • visualizzazioni
  • condividi
  • pubblicato10.02.2016
  • voto [an error occurred while processing this directive]
    ;;;;;
contenuti correlati
guarda anche
    [an error occurred while processing this directive]