"Quando parlerò a qualcuno non piacerà"

Sono le dure parole di Alonso che smentisce ancora un addio alla Ferrari

1411048754629_alo.jpg"Sto facendo un anno spettacolare, ho il triplo dei punti del mio compagno di squadra, forse insieme al 2012 è la mia miglior stagione e ad ogni gara, ogni giovedì, devo smentire le voci provengono dall'Italia. E' un po' strano questo, ma non ho nulla da dire. Se devo dire qualcosa lo farò tra poche settimane e a qualcuno non piacerà quello che ho da dire io".

Sono le parole dure di Fernando Alonso che torna a smentire le voci di un suo possibile cambio di scuderia. "Questo non va affatto bene per nessuno. Io ho fatto squadra ed ho lavorato a stretto contatto con il team durante questi anni, mi sono impegnato a mantenere un buon ambiente, andando a cena con i ragazzi, giocando a basket, cercando di stare continuamente vicino a tutto quello che accadeva nel team, fare gruppo e poi dall'Italia arrivano tutte queste voci...Ma un giorno dovro' parlare anch'io", ha minacciato il pilota spagnolo della Ferrari come riporta 'Marca'.

Secondo alcune voci, Sebastian Vettel, della Red Bull, e Fernando Alonso della Ferrari potrebbero scambiarsi il posto: "È triste quando queste voci si generano in Italia. È un peccato, perché non aiuta la Ferrari che è invece la ragione per la quale tutti noi siamo qui. Quello della Ferrari è un marchio molto più grande di qualsiasi individuo o anche della Formula 1 in generale. Ho un enorme rispetto per la Ferrari e cerco di mantenere un buon clima tra i ragazzi del team, in modo da avere una squadra unita. È ciò di cui abbiamo bisogno ed è quello che la gente si aspetta da noi. Per questo non capisco quale sia il senso di queste voci che arrivano dall'Italia", ha detto Alonso da Singapore.

Il pilota spagnolo della Ferrari ha anche parlato dei diversi fattori legati alle caratteristiche del circuito di Marina Bay, che fanno sì che il consumo di carburante possa giocare un ruolo importante nella gara di domenica. "È vero che con il carburante saremo al limite qui, e che dovremo risparmiarne un po' più del solito, ma dovremmo essere in grado di gestire la situazione, anche perché il disegno del tracciato si presta meglio di altri al risparmio di carburante, perché sorpassare è più difficile e difendersi da eventuali attacchi è quindi più semplice".

Poi è tornato a parlare dell'annuncio delle dimissioni del Presidente, Luca di Montezemolo: "È stato il nostro punto di riferimento per molti anni che sono stati una grande epoca per la Ferrari - ha riconosciuto Alonso -. Gli auguro la miglior fortuna per i suoi nuovi progetti mentre al nuovo Presidente faccio i miei auguri di buona fortuna e, spero, di un futuro pieno di successi".

Più che la sfida tutta Mercedes per il titolo tra Rosberg e Hamilton, a tenere banco in vista del Gp di Singapore è, quindi, il nuovo corso a Maranello a pochi giorni dallo storico addio di Luca di Montezemolo e dopo le ennesime voci su Alonso, messo dagli ultimi rumors del paddock al centro di un clamoroso scambio di sedili tra lui e il campione del mondo della Red Bull Sebastian Vettel.

Un passaggio di volanti respinto al mittente dallo spagnolo che ha giudicato senza senso tutte le indiscrezioni circolate. E a far discutere, nel giorno delle interviste al Marina Bay circuit, è anche il divieto di dare alcune comunicazioni via radio tra pilota e box durante la gara. Dal Gp di Singapore la Federazione automobilistica internazionale ha imposto di limitare le comunicazioni consentite dal muretto alle monoposto per evitare che "le performance dei piloti possano essere alterate da quanto viene loro comunicato dai team". Testano i messaggi sulla sicurezza; stop a quelli sulle prestazioni degli avversari e contenenti indicazioni su alcuni settaggi dell'auto.

"Sinceramente non credo farà una grande differenza - ha assicurato il ferrarista Alonso - non penso avrà un impatto particolare sulla gara vera e Propria, ma anche nell'approccio al lavoro del weekend. Ad ogni modo, in Ferrari non abbiamo mai utilizzato la radio per comunicazioni legate alle prestazioni in pista. La usiamo per mantenere sotto controllo le temperature o per parlare del traffico e della strategia. Non posso dire se il divieto potrebbe incidere diversamente sulle abitudini di altri team. Penso che con la nuova regola sulla radio accadrà qualcosa di simile. E' come se ci fosse un allenatore di calcio o basket che non può parlare ai propri giocatori. Alla fin fine, però, è l'atleta che calcia o lancia la palla. Il nostro stile non cambierà, non è che non sapremo più come affrontare un circuito".

Invece che lasciarselo scivolare addosso, come sarebbe nel suo stile, lo spagnolo ha poi deciso di discutere le ragioni dietro l'ennesima voce a proposito del suo futuro: "E' un peccato, perché non aiuta la Ferrari che è invece la ragione per la quale tutti noi siamo qui. Quello della Ferrari è un marchio molto più grande di qualsiasi individuo o anche della Formula 1 in generale. Ho un enorme rispetto per la Ferrari e cerco di mantenere un buon clima tra i ragazzi del team, in modo da avere una squadra unita. E' ciò di cui abbiamo bisogno ed è quello che la gente si aspetta da noi".

Sul tema radio ha detto la sua anche l'altro ferrarista Kimi Raikkonen, diventato famoso per aver detto al proprio ingegnere di pista, ormai due anni fa, quando guidava per la Lotus di lasciarlo da solo perché sapeva quello che stava facendo: "Per quanto mi riguarda non parliamo molto alla radio quando non ci sono dei problemi - ha detto il finlandese - potrebbe essere più complesso se ci fossero dei problemi sulla vettura e ci fossero da fare delle operazioni per riuscire a concludere la corsa. Potrebbe essere più difficile, ma è pur sempre parte del gioco". Raikkonen è anche lui intervenuto sulle dimissioni di Montezemoloi: "Il tempo dirà come sarà il futuro, le cose cambiano e di solito i cambiamenti accadono per avere dei risultati migliori".

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  • pubblicato18.09.2014
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