Lavrov: "Per loro il sospetto è la regina delle prove"
Per il Cio "il sospetto è la regina delle prove": lo ha detto il ministro degli Esteri russo, Serghiei Lavrov, commentando la decisione del Comitato olimpico internazionale di non ammettere ai Giochi di PyeongChang i 13 atleti e i due tecnici riabilitati il 2 febbraio scorso dal Tas di Losanna, che ha tolto loro la squalifica in riferimento alla vicenda del 'doping di Stato' di Sochi 2014.
"Ricordate - ha affermato Lavrov - che nel 1937 il procuratore sovietico Vishinski era solito dire che la confessione è la regina delle prove. Ma adesso pare che non ci sia neanche bisogno delle confessioni: il sospetto è la regina delle prove".
ContentItem-94cbfed2-ef01-49a4-bd07-772e933e2f3bLa Russia critica ancora il CioLavrov: "Per loro il sospetto è la regina delle prove" 07-02-20185Tematica:Rai Sport^Tematica:Sport^Tematica:Doping^Tematica:Top News^Tematica:Rai Sport 1^Category:Rai Sport:Category-0bb7280a-fedf-4a10-8e98-0299bce7d3c7^Category:Sport:Category-6ba0552d-3a7e-4e8a-95d5-e9e8acb4b2f1^Category:Doping:Category-583f584f-1df8-4358-a838-ba05a64a41a9^Category:Top News:Category-54dde549-9615-4ab7-af18-2a2fe9686b95^Category:Rai Sport 1:Category-8dd105bb-81ce-4ebe-8b8d-f0a0fcf1655c^TAG:Doping:Category-583f584f-1df8-4358-a838-ba05a64a41a9^http://www.rai.it/dl/img/2018/02/105x79sport_focus_imagea7c06b73bc1c88c354abea6e6ffb7ba1.jpg
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pubblicato07.02.2018
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