De Luca, Schwazer? Non credo a bistecche

Marciatore: non ero suo amico, positività lascia amaro in bocca

De Luca, Schwazer? Non credo a bistecche ROMA, 25 LUG - In vista della decisione del Tas, che il 4 agosto dovrà esprimersi sulla possibilità che Alex Schwazer possa andare alle Olimpiadi di Rio 2016 dopo il nuovo caso di positività, irrompe un suo compagno di squadra, Marco De Luca: "Non ero suo amico, non credo alla sua buona fede e neanche ai racconti sulle 'bistecchine'", tuona il marciatore azzurro, giunto quarto agli ultimi mondiali disputati a Roma e vinti proprio dall'altoatesino. L'allusione è alla tesi difensiva di Schwazer, secondo la quale il livello oltre la soglia consentita di testosterone sarebbe stato a causa di una bistecca mangiata il giorno prima del test antidoping. "C'è delusione sicuramente - rivendica il 35enne romano - dopo tanto clamore il fatto che sia stato trovato di nuovo positivo lascia l'amaro in bocca. Non siamo mai stati amici, penso che queste Olimpiadi se le vedrà da casa, anche se adesso il Tas si pronuncerà il 4 agosto".

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  • pubblicato25.07.2016
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