Copa del Rey, il giorno dopo

di Alberto Rimedio

Real Madrid

Magia alla gallese. I sessanta metri in poderosa progressione di Bale non giustificano del tutto i cento milioni spesi dal Real Madrid, ma spiegano perché un club a caccia della decima Champions League possa fare follie per un calciatore così. Ancelotti festeggia la copa del Rey e punta al triplete, anche se nella Liga l’Atletico Madrid è avanti tre punti e il Bayern Monaco rappresenta un ostacolo durissimo nelle semifinali di Champions, con Ronaldo probabile assente all’andata.


In Catalogna, invece, è già cominciato il funerale del Barcellona: al grido di “mercenari”, i tifosi hanno accolto i blaugrana al rientro da Valencia, confermando come il mondo del calcio non conosca la parola “riconoscenza”. Il tecnico Martino, che ha vinto soltanto la supercoppa spagnola a inizio stagione, è prossimo all’addio, con il tedesco Klopp candidato forte alla successione. Contestati anche Neymar e Messi: la pulce è accusata di pensare soltanto al mondiale, anche se ha già segnato trentotto gol in quarantuno partite. Gli dei sono in caduta, eppure la classe per rialzarsi abbonda. Magari con nuovi stimoli, sempre più deboli da quando Guardiola ha scelto altre strade.    

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  • pubblicato17.04.2014
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