Dopo il Barcellona, tocca al Chelsea: prosegue la sempre più sorprendente estate della nuova Fiorentina targata Paulo Sousa che sbanca lo Stamford Bridge centrando un'altra vittoria di prestigio. Al di là del successo di misura (1-0 firmato da Gonzalo Rodriguez), comunque, è l'atteggiamento complessivo della Viola a sorprendere: la qualità della manovra, la mentalità sempre propositiva, l'identità tattica già definita. Una squadra che - anche al cospetto dei campioni d'Europa - non rinuncia mai a giocare, e s'impone con personalità in casa dei detentori della Premier League. A Londra la Fiorentina conferma di nutrire legittime ambizioni europee, candidandosi per un posto in prima fila nel prossimo campionato.
Dopo la sconfitta in Community Shield, ma a tre giorni dal debutto in Premier League, José Mourinho imbottisce di riserve l'undici titolare. Nella girandola di cambi, si salvano in due: John Terry e Oscar. Non gli è da meno Paulo Sousa, che si affida ad un ampio turn-over, lasciando in panchina il gioiellino Federico Bernardeschi e Giuseppe Rossi.
E' il Chelsea - chiamato ad onorare la prima casalinga della stagione - a fare la partita: particolarmente ispirato il brasiliano Oscar, per due volte pericoloso su punizione in apertura. Ma la Viola risponde colpo su colpo, e trova il meritato vantaggio dopo la traversa colpita da Matias Vecino. Poco dopo la mezz'ora arriva il gol che decide l'amichevole: Begovic respinge come può il sinistro di Alonso, sulla ribattuta il più lesto è Gonzalo Rodriguez.
Nella ripresa Mourinho fa entrare tutti i titolari: vuole evitare alla seconda sconfitta in quattro giorni. Ma sono i viola a sfiorare il raddoppio: prima con Josip Ilicic, quindi con Ante Rebic, sul quale si supera Begovic. Il finale di gara è del Chelsea che si riversa nella metà campo viola. Scoppia anche una rissa per una brutta entrata di Kurt Zouma su Ricardo Bagadur. Ma neppure i 5 minuti di recupero bastano ai Blues per acciuffare il pareggio: vince la Fiorentina, con pieno merito.