Seconda medaglia per l'Italia agli Europei di atletica leggera di Berlino. L'ha conquistata Yohanes Chiappinelli nei 3000 siepi, vinta dal francese Mahiedine Mekhissi-Benabbad. Medaglia d'argento per lo spagnolo Fernando Carro. Mekhissi ha chiuso con il tempo di 8'31''66, contro l'8'35''81 dell'italiano. Tredicesimo posto per l'altro azzurro in gara, Ahmed Abdelwahed.
E' stata una grande prova del senese di origine etiope, un acuto che ha completato una giornata importante, aperta dalla qualificazione per la finale del disco di Daisy Osakue. Il diritto a lottare per le medaglie se lo è conquistato anche Gianmarco Tamberi nel salto in alto, mentre nella finale dei 200 ha ottenuto il sesto posto, con il suo nuovo personale di 20"13, il velocista Desalu. Ha mancato invece la finale le quattrocentista Libania Grenot, campionessa uscente.
Senza medaglia, ma egualmente soddisfatto il velocista Desalu, che ha stampato il secondo tempo italiano di sempre dietro il leggendario 19.72 di Pietro Mennea. Un tempo che è stato avvicinato dal vincitore, il campione del mondo turco Ramil Guliyev, con 19.76. "Non pensavo di reggere così bene i tre turni - commenta Desalu - ed è un bel passo avanti che la dice lunga per il futuro".
Sorride anche Marco Tamberi, che senza troppa fatica entrato nella finale dell'alto superando al secondo tentativo la misura di 2,25. "Ora bisogna guardare avanti e mettere a posto qualche dettaglio tecnico, soprattutto nella rincorsa. La finale sarà più difficile e più emozionante. Lo stadio è fantastico, se l'Italia ci ha vinto un mondiale ci sarà un motivo...", dichiara alla fine. Manca la misura Marco Fassinotti, che resta il primo degli esclusi.
"Sono arrabbiata da morire - ammette invece la Grenot -, ero venuta qui per riportarmi a casa il titolo. Adesso c'è una 4x400 che sta andando molto bene, sarà una bella staffetta".
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