"Il ct azzurro? Costacurta è una buona scelta per cercare la soluzione giusta. E' un uomo intelligente, conosce il calcio e farà le sue valutazioni insieme ai dirigenti. I nomi di Conte, Ancelotti e Mancini sono tutti importanti. Io aggiungo Donadoni. Venne mandato via dopo aver perso all'Europeo ai rigori contro la Spagna che ha poi dominato la scena per anni".
Sono le parole di Franco Carraro, ex presidente di Figc e Coni e membro del Comitato Olimpico Internazionale sul prossimo allenatore della nazionale azzurra.
Il calcio italiano sta attraversando un momento complicato ma "il commissariamento era un atto obbligato da parte del Coni. Si era capito subito che ci voleva una gestione straordinaria in questo momento difficile per il calcio. Sibilia, Gravina e Tommasi si sono preoccupati di mandare via Tavecchio dicendo che ci avrebbero pensato loro, poi sono arrivati divisi alla meta non riuscendo a far eleggere un presidente".
"Cosa non funziona nel calcio italiano di oggi? Il padre di tutti i problemi è che le società di Serie A al vertice della piramide devono riorganizzarsi e decidere cosa vogliono fare veramente. I dirigenti non si stanno occupando delle vicende della collettività ma sono chiusi in se stessi tra amici e avversari. Forse solo Lotito sta facendo dei ragionamenti ma, appunto, ha amici e avversari", ha aggiunto Carraro.
Il neo commissario Fabbricini ha rilanciato la questione del format dei campionati tornando a prospettare la riduzione dell'area professionistica, con una Serie A a 18 squadre.
"Deve essere rivista l'organizzazione generale e le regole vanno adeguate al momento. In Spagna ci sono 20 squadre, in Germania sono 18 e le cose vanno bene nell'uno e nell'altro Paese. In quei due Paesi fanno conciliare gli interessi della Nazionale con il campionato. La Serie A potrebbe avere anche 10 squadre: la Nazionale non avrebbe più spazi visto che il calendario è deciso a livello internazionale".
"Bisogna analizzare cosa è bene e cosa no. Per me andrebbero bloccati i ripescaggi dalla Serie B a scendere. Non è possibile che la B si mantenga per oltre due-terzi con la mutualità. Bisogna valutare le condizioni economiche: chi si mantiene va bene, chi non ci riesce è diverso per evitare che vengano fuori altri casi come in passato il Parma e adesso il Vicenza. I settori giovanili sono da rivalutare e rivedere", ha proseguito l'ex presidente di Figc e Coni che sul campionato tifa Napoli.
"Duello tra Napoli e Juve? Il Napoli è più divertente, mentre la Juve dimostra di essere sempre molto attrezzata e determinata pareggiando quando dovrebbe perdere e talvolta vincendo quando dovrebbe pareggiare. Tifo il Napoli in questo duello, anche se sono milanista, perché la Juve viene da 6 scudetti consecutivi".