Calcio: Acerbi, chi ha parlato di doping mi ha infamato

Difensore Sassuolo: rispetto per salute e miei cari

acerbi

"Io dopato? Chi l'ha scritto mi ha infamato": va giù duro Francesco Acerbi, il difensore del Sassuolo finito sulle pagine di cronaca a proposito delle recenti accuse di doping per una sostanza probabilmente da mettere in relazione alle cure post operazione per un tumore. "Queste accuse mi hanno dato molto, troppo fastidio - spiega il calciatore intervenuto a 'Tiki taka', il talk show di Italia 1 che trasmetterà l'intervista stasera alle 23.25 - non tanto per me, non penso a me stesso, quanto per i miei cari. Non ho mai preso alcuna sostanza, come sostiene anche il comunicato del Sassuolo e quindi è brutto essere tacciato come dopato", chiarisce il difensore neroverde.    


"Ho fatto l'antidoping altre volte prima di Cagliari - fa sapere nello stralcio di intervista che la rete ha anticipato - se avessi assunto qualcosa mi avrebbero fermato già prima. Sono incazzato, prima di emettere sentenze bisognerebbe guardare quale sia la verità: chi ha detto queste cose ha infamato me, la società e anche il dottore. L'ormone elevato può essere conseguenza di tante cose: loro come fanno a saperlo ancora prima che io abbia fatto gli esami? Non ho pensato di querelare nessuno, io penso alla salute. Capisco che i giornali debbano far parlare: possono dire che sono scarso, ma sulla salute non si scherza perché poi fanno star male le persone, i miei genitori e la mia ragazza, perché loro stanno male veramente.


Queste cose non le auguro mai a nessuno - conclude Acerbi - ci mancherebbe, ma vorrei vedere se accadessero ai loro figli: non possono sputtanare un professionista quale sono, non possono puntare il dito su una cosa che non sanno. Chiedo rispetto per la mia salute e per i miei cari". Un affettuoso ringraziamento Acerbi lo rivolge invece ai suoi compagni di squadra, che anche ieri gli hanno fatto sentire la loro vicinanza (con una t-shirt dedicata): "Sono stati grandissimi, mi hanno commosso. È bello vedere che le persone ti stanno vicino". 

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  • pubblicato16.12.2013
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