Bocche cucite prima dell'assemblea della Lega Serie A, che si riunisce al termine di una settimana convulsa per il calcio italiano, fra le indagini sulle scommesse e sui diritti tv.
Tutti i dirigenti si sono rifiutati di parlare con i giornalisti, incluso il presidente della Lazio Claudio Lotito, passato per un'entrata secondaria.
"Se cominciamo non ci fermiamo più", ha detto il presidente del Napoli Aurelio De Laurentiis, che nei giorni scorsi ha chiesto invano di spostare la sfida con la Juventus in contemporanea con il derby di Roma.
"Da quando sono nato non mi fermo", ha risposto De Laurentiis a chi gli domandava di fermarsi davanti alle telecamere, e se l'e' cavata con una battuta anche l'ad del Milan Adriano Galliani, entrato in Lega assieme al presidente dell'Empoli Fabrizio Corsi: "Non si parla - ha sorriso Galliani - lo fa il presidente dell'Empoli che ha la delega del Milan".
All'ordine del giorno dell'assemblea ci sono fra l'altro i diritti tv accessori ed esteri di coppa Italia e Supercoppa, la questione della selezione dei registi delle partite, nuovi business della Lega Serie A, la commercializzazione dei patch e delle raccolte di figurine, la licenza per l'uso del marchio nei videogiochi, oltre ai temi in discussione nel Consiglio federale di martedi' prossimo.
