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Bis di Ulissi ad Asolo

La maglia rosa resta sulle spalle di Jungels

1463591044082_Diego Ulissi2.jpgShow di Diego Ulissi. Dopo il successo di Praia a Mare, il toscano si regala una doppietta da urlo sul traguardo di Asolo. Vittoria costruita con forza e sapienza tattica: il corridore della Lampre coglie l'attimo giusto e “brucia” nella volata a tre finale il costaricano Andrey Amador (Movistar) e Bob Jungels (Etixx - Quick-Step), che conserva la maglia rosa.

Dopo il capolavoro di Giulio Ciccone, un'altra giornata di festa per i colori azzurri. Per Ulissi, è il sesto successo di tappa in carriera nella corsa rosa. Così ha ricostruito il trionfo odierno: "Siamo stati davvero intelligenti, era andata via una fuga numerosa all'inizio, sia io che Modolo stavamo bene. La squadra ha fatto un grandissimo lavoro per chiudere, nel finale eravamo un po' stanchi ma abbiamo trovato le energie per lavorare ancora davanti". "Sacha era davanti, aspettava la volata - ha aggiunto - io ho fatto una grande azione, sono rientrato ce l'ho fatta".

Ha, ovviamente, validi motivi per sorridere Jungels. Ad appena 23 anni, il lussemburghese mostra qualità da corridore navigato e riesce a tenere dietro la minaccia Amador, ripreso a 13 km dalla fine. Un'azione che gli ha permesso di guadagnare qualche secondo sugli inseguitori: Jungels ha ora 24" di vantaggio sul costaricano. "Ero quasi certo che Amador facesse qualcosa. Quando è partito, dovevo stare dietro di lui, non era lo stesso scenario di ieri", ha spiegato il corridore della Etixx al traguardo. "Siamo riusciti a staccarci, ho tirato, mi sentivo forte. Sull'ultima salita - ha proseguito - quando ho visto Ulissi ho dovuto prendere una decisione difficile, forse con Amador avrei potuto vincere, con Ulissi sarebbe stata dura. Ho spinto fino all'arrivo per guadagnare più tempo possibile sugli altri".

Lungo la giornata, il Giro ha perso uno dei suoi grandi protagonisti, l'olandese Tom Dumoulin, sei giorni in maglia rosa, ritiratosi dopo una novantina di km: problemi al soprasella, ha chiarito la Giant-Alpecin. Per quello che riguarda gli altri contendenti al trono di Torino, bene Vincenzo Nibali. Il siciliano della Astana si è messo in evidenza lungo la discesa della Forcella Mostaccin, momento spartiacque della tappa, e ha costretto Alejandro Valverde a difendersi.

Fino a quel momento erano rimasti in fuga Bertazzo (Wilier), Vorobyev (Katusha) e Laengen (Iam). Lo spagnolo della Movistar, in classifica, con un ritardo di 1'07", è affiancato dall'olandese Steven Kruijswijk: un avversario che ha dimostrato di avere carte importanti da giocare e con il quale bisognerà fare i conti. Nella parte finale, si è scatenata la maglia rosa Jungels, costretto a tenere a bada Amador. I due però hanno dovuto arrendersi al grandissimo spunto di Ulissi, capace di rientrare da solo e andarsi a prendere la vittoria. A 13" il resto del gruppo, con in testa Giacomo Nizzolo. Domani la 12ª tappa, la Noale-Bibione.

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  • pubblicato18.05.2016
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