Atalanta e Milan ai sedicesimi

Cinquina dei nerazzurri all'Everton e dei rossoneri all'Austria Vienna

1511514054336_65530564.jpgL'Atalanta non fallisce l'appuntamento con la storia. In un colpo solo diventa la prima squadra italiana a violare il campo il Goodison Park, la leggendaria tana dell'Everton, e vola ai sedicesimi di finale di Europa League, obiettivo finora mai raggiunto, con un 5-1 che non ammette repliche.

Bastava un punto, agli orobici, per superare la fase a gironi e proseguire la corsa nel Vecchio Continente. L'Everton, gia' eliminato, giocava invece per l'onore e per dimostrare che il 3-0 di gara-1  erastato solo un brutto scivolone. I britannici partono a testa bassa, Berisha rischia grosso nell'uscita bassa su cross di Rooney, ma i nerazzurri, dopo aver fatto sfogare gli avversari, escono allo scoperto, prima con una capocciata di Masiello lontana dai pali, poi direttamente con il gol del vantaggio.

Minuto 12: Castagne mette la freccia sul'out destro, Cristante si avventa su una corta respinta di Williams e, cosi' come all'andata, lascia la sua impronta sul match. Punizione debole e centrale di Gomez al 21', l'Everton tenta di reagire e, sotto una pioggia sempre piu' insistente, crea la sua prima, vera chance al 30', con Mirallas che spara sulla sagoma di Berisha e Ramirez che spedisce incredibilmente in curva il conseguente tap-in. Otto minuti piu' tardi, occasionissima per i padroni di casa: la botta di Davies supera Berisha ma non Toloi, bravissimo a salvare di testa proprio sulla linea. Nel finale, fallaccio di Williams su Masiello, che resta in campo claudicante. 

In avvio di ripresa, al 3', l'Atalanta sciupa una ghiotta chance per il raddoppio. Williams stende in area Cristante, l'arbitro Kehlet indica il dischetto (ma risparmia al 'reo' il secondo giallo) e Gomez si fa parare prima la trasformazione, poi la ribattuta da Robles. L'argentino prova a farsi perdonare ma e' Cristante, al 6', che si fa ribattere sulla linea da Kenny una conclusione a botta sicura (De Roon, poi, per poco non battezza il sette). Si fa minaccioso Hateboer, cominciano i cambi e l'Atalanta ha voglia di chiuderla in anticipo. E cosi' al 19', su corner di Gomez, spetta ancora a Cristante incornare a dovere per la sua personale doppietta che manda in estasi i tifosi lombardi.

Il match pero' non e' finito perche' lo riapre, improvvisamente, Ramirez al 26', bravo a infilare con in diagonale chirurgico Berisha. Petagna vorrebbe partecipare al festival del gol, Ramirez ha il piede caldo e ci riprova ma a far scorrere i titoli di coda sono Gosens e Cornelius (doppietta), che entrano dalla panchina e gonfiano la rete, rispettivamente, al 41' e al 43' e nel recupero finale. Poi, l'apoteosi: l'Atalanta vola nei sedicesimi di Europa League. Chapeau.




Missione compiuta. Con un turno d'anticipo il Milan si assicura i sedicesimi di Europa League: nel 5-1 in rimonta all'Austria Vienna (replica del risultato dell'andata) non e' mancata la ormai classica amnesia difensiva (erroraccio di Bonucci a favorire il gol di Monschein) ma la differenza tecnica era sin troppo evidente e gia' nel primo tempo i rossoneri hanno rimesso le cose a posto con Rodriguez e le doppiette di Andre' Silva e Cutrone. Adesso testa fino a febbraio al campionato, a caccia di una rimonta verso posizioni piu' consone di classifica, magari sfruttando un calendario sulla carta piu' abbordabile. Come sempre in Europa, Montella non rinuncia alle due punte: Andre' Silva e Cutrone, con Calhanoglu alle spalle. Rientra Biglia dal 1', al suo fianco Kessie. L'approccio del Milan non e' arrembante, ma Pentz fa il suo lavoro su un paio di incursioni dalle fasce e vede sfilare alto un tentativo di Cutrone. Nulla di trascendentale, l'Austria Vienna ha velocita' quando riparte ed e' proprio da un contropiede che nasce il vantaggio degli uomini di Fink: Monschein scatta sul filo del fuorigioco, salta Donnarumma e da posizione defilatissima appoggia verso la rete; Bonucci sembra poter intervenire ma il suo intervento in scivolata da comodo diventa goffo e la palla gli sfila tra le gambe finendo in rete. E' il 21' e in fondo la rete subita e' una scossa per il Milan, che riparte subito e trova l'1-1 pochi minuti dopo: Rodriguez, solissimo in area, non ha difficolta' a battere Pentz da distanza ravvicinatissima. Ci provano Kessie e Biglia a ribaltarla, missione compiuta al 36' con Andre' Silva: punizione senza pretese di Rodriguez, palla al portoghese che firma il nono gol europeo, play-off compresi. Prima dell'intervallo ecco il tris: Borini recupera un pallone che sembrava ormai perso e lo mette in mezzo per Cutrone, troppo solo per mancare il 3-1 di testa. La difesa dell'Austria Vienna, imbottita di giovani e riserve, non e' all'altezza. Bonucci sfiora il poker all'alba della ripresa, interessanti le conclusioni verso Pentz di Cutrone, Borini e Musacchio, mentre Mohammed evita guai anticipando in extremis Silva. Al 70' ecco il 4-1: Calhanoglu per Silva, diagonale non irresistibile ma Pentz s'impappina e favorisce la doppietta del portoghese, che si conferma ad alti livelli in Europa, mentre in A e' ancora a secco. Il resto e' pura accademia e in pieno recupero ecco il pokerissimo siglato Cutrone, mentre da Atene (2-2 tra Aek e Rijeka) arriva anche la certezza del primo posto nel girone.

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  • pubblicato23.11.2017
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