“Alonso dica quello che vuole”

"Non c’è nessuna scadenza per Raikkonen", ha aggiunto Arrivabene

1435762503609_Arrivabene1.jpg"Per Kimi c'è tempo. Guardiamo i suoi risultati con tranquillità, e a tempo debito prenderemo una decisione". Maurizio Arrivabene, il team principal della Ferrari, non mette pressione al pilota finlandese Kimi Raikkonen, in una intervista a “Speed Week”, ma sono tanti i nomi che si iniziano a fare per la sua successione sulla Rossa.

Daniel Ricciardo è dato come un possibile successore di Kimi Raikkonen alla Ferrari, ma anche Nico Hulkenberg sarà libero nel 2016, e il team italiano vorrebbe un altro tedesco da affiancare a Sebastian Vettel. Comunque sembra essere Valtteri Bottas il candidato numero 1 al posto di Kimi.

Arrivabene parla anche di Fernando Alonso che - dopo l'addio alla scuderia di Maranello - non ha mai concesso parole dolci al suo ex team. "Fernando farà sempre parte della storia della Ferrari - ha aggiunto il team principal della Rossa - ma era chiaro che era arrivato il momento della separazione. Non c'è nulla da rimpiangere. Vedo che Sebastian, così come era Fernando, è un gran lavoratore che è già stato campione del mondo e lo diventerà di nuovo. Vettel si è inserito nel team in breve tempo e la squadra si è tranquillizzata ed ha cominciato di nuovo in credere in sé. Tutto il resto non mi interessa". Poi la stoccata ad Alonso. "Può dire quello che vuole, può anche parlare per i prossimi dieci anni. Noi pensiamo solo a crescere, è un capitolo chiuso".

Parlando del momento difficile che sta attraversando il circus, Arrivabene sottolinea che "dobbiamo trovare della soluzioni e rapidamente. Io e il presidente Marchionne stiamo giocando un ruolo molto attivo in tal senso".

Molti dicono che i piccoli team hanno così tanti problemi per sopravvivere, perché quelli più grandi ricevono troppi soldi. "Conosci qualcuno che avrebbe accettato un taglio di stipendio in favore di un collega? Ci sono contratti, e tutti hanno firmato i loro, a specifiche condizioni. Quello che emerge in altri accordi, non lo so. Io so solo quello che è nel nostro. E se la Ferrari ottiene più soldi per la sua storia in Formula 1 e per l'immagine che ha la nostra squadra in questo sport, penso che sia logico".

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  • pubblicato01.07.2015
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