N.1 del Comitato olimpico brasiliano in manette

Nuzman accusato di corruzione per l'assegnazione dei Giochi a Rio

1507201785024_GettyImages-689757314.jpgLa polizia ha arrestato il presidente del Comitato olimpico brasiliano, Carlos Arthur Nuzman, accusato di essere coinvolto in un sistema di compravendita di voti dei membri del Comitato Olimpico Internazionale per scegliere Rio de Janeiro come città organizzatrice dei Giochi olimpici 2016.

In manette anche l'ex direttore del Comitato olimpico brasiliano, Leonardo Gryner, in quella che è una nuova fase dell'inchiesta denominata 'Unfair Play'.

Il 75enne Nuzman, che è anche presidente del Comitato olimpico brasiliano e membro onorario del Cio, è stato arrestato nella sua abitazione nell'ambito dell'operazione denominata 'Unfair Play' che già era costata il carcere all'imprenditore Arthur Cesar Soares de Menezes, detto 'Re Artù'.        

Un mese fa la polizia federale aveva perquisito la casa e l'ufficio di Nuzman sostenendo che ci fossero "forti indicazioni" del suo coinvolgimento nel giro di tangenti per portare le Olimpiadi in Brasile. In particolare, le autorità brasiliane sospettano un suo ruolo nel pagamento di 2 milioni di dollari al senegalese Papa Massata Diack, figlio dell'ex presidente Iaaf e membro dell'Esecutivo del Cio Lamine Diack.        

L'arresto dei due dirigenti brasiliani, una misura temporanea di cinque giorni rinnovabile per altri cinque giorni, sarebbe giustificato da alcune prove come uno scambio di mail fra Nuzman, Gryner e Papa Massata Diack.

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  • pubblicato05.10.2017
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