La Digos di Roma ha arrestato Gennaro De Tommaso, detto 'Genny 'a Carogna', per i fatti avvenuti all'interno e all'esterno dello stadio Olimpico di Roma in occasione della finale di Coppa Italia del 3 maggio scorso.
La richiesta di arresto è della Procura di Roma per resistenza a pubblico ufficiale. In particolare l'ordinanza fa riferimento a "condotte criminose" che hanno caratterizzato il pre-partita del 3 maggio della finale di Coppa Italia Fiorentina-Napoli, sia all'esterno dello stadio con alcuni episodi di resistenza nei confronti di agenti delle forze dell'ordine da parte di un gruppo di circa 100 ultras capeggiato da De Tommaso, che all'interno dello stadio.
Nel pre-partita, oltre ai disordini a cui fa riferimento l'ordinanza ci furono episodi di violenza nei pressi di Tor Di Quinto che portarono al ferimento del tifoso del Napoli Ciro Esposito, che morì dopo settimane di agonia. Per la morte di Esposito è accusato l'ultrà giallorosso Daniele De Santis.
Si chiama Gennaro De Tommaso, ma è ormai celebre in Italia come Genny a' carogna, dopo la finale di Coppa Italia tra Fiorentina e Napoli dello scorso 3 maggio. E' lui uno dei cinque ultrà partenopei arrestati oggi dalla Digos. Il suo nome è divenuto celebre per la presunta trattativa andata in scena quella sera all'Olimpico, prima dell'inizio della finale di Coppa Italia, tra dirigenti, forze dell'ordine e curva azzurra, inizialmente contraria a giocare dopo la notizia del ferimento di Ciro Esposito.
De Tommaso fu immortalato dalle telecamere a cavalcioni su una rete che separa il campo di gioco dai tifosi mentre parlava
con le forze dell'ordine e col capitano del Napoli Marek Hamsik, episodio che suscitò molte polemiche. In quell'occasione Genny aveva indosso una maglietta con su scritto 'Speziale libero'.