Ancelotti: "Il Bayern come il vecchio Milan"

"E' una società a conduzione familiare ed è un vantaggio"

1473671863891_GettyImages-600034332.jpgIl Bayern "è una bella società, con un'ottima organizzazione, guidato da ex giocatori, e questo fa la differenza".

Così Carlo Ancelotti sull'esperienza al club bavarese.

"Il fatto che Rumenigge sia il presidente e che conosca l'ambiente dello spogliatoio è già un vantaggio", ha spiegato il tecnico emiliano ai microfoni di Radio anch'io Sport su Radiouno.

"E' una società a conduzione familiare, dove si respira una bella aria. Le persone che lavorano qui più o meno sono le stesse da tanto tempo, c'è molta umiltà e serietà nel lavoro. Se devo fare un paragone - ha aggiunto - è quello che si respirava al Milan, l'intorno alla squadra è rappresentato da persone che qui lavorano da tanto tempo".

"Io commissario tecnico? "Chi lo sa...Mi diverte tantissimo il quotidiano con la squadra, e' il mio desiderio piu' grande lavorare ogni giorno con i giocatori. Lavorare tre giorni al mese con una squadra non mi alletta, ma magari invecchiando...". Ancelotti non esclude di poter allenare un giorno in Italia. "Certo, ma ultimamente mi sono autoescluso da qualche club, per questioni di storia...". E quindi escluse Inter e Lazio per rispetto nei confronti di Milan e Roma. Il Milan ai cinesi "è la fine di un ciclo, il ciclo del grande presidente Berlusconi. C'è la tendenza a dimenticare cosa Berlusconi ha fatto nel calcio, nel Milan in particolare, rimane un ciclo irripetibile, non solo per il Milan". Da Ancelotti anche un commento su Totti: "A me hanno insegnato una cosa: non devono essere gli altri a dirti di smettere, ma devi decidere tu. È stato così per Maldini, sarà così per Francesco: ha voglia di giocare e sta bene, è determinante, sarà lui a decidere il giorno in cui farà altro".

Sulla Juve dice: "Sarà protagonista sicuramente fino alla fine in Champions League. Poi, dopo, il risultato finale è determinato da piccolissimi dettagli. Due anni fa è arrivata in finale, l'anno scorso è uscita agli ottavi con il Bayern. Se protagonista vuol dire vincere non lo so, ma competitiva lo sarà. Higuain? E' nato per il gol".

E in Cina Ancelotti andrebbe? "Non credo, mi trovo bene in Europa - replica -. Credo che i cinesi stanno comprando un po' dappertutto, non solo le squadre italiane. Da un punto di vista tecnico e' un campionato ancora molto indietro, non e' solo un problema di allenatori ma di organizzazione della Federazione. Mi piace l'Europa, preferisco l'Europa".

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  • pubblicato12.09.2016
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