"Al Sei Nazioni vincere in casa"

Brunel carica l'Italia

brunel

Roma, 23 gen. - "Abbiamo l'ambizione di vincere le due gare che abbiamo a Roma contro la Scozia (il 22 febbraio) e contro l'Inghilterra (il 15 marzo), che non abbiamo mai battuto, ma vogliamo fare di più anche nei match che giocheremo all'estero a partire dalla prima partita in Galles". Le parole del commissario tecnico dell'Italia, Jacques Brunel, caricano l'ambiente dell'Italrugby in vista del Sei Nazioni, presentato oggi presso il Salone d'Onore del Coni. L'allenatore francese, nonostante i tanti infortunati e l'inizio da incubo con le due trasferte sul terreno dei gallesi prima e dei francesi poi, non vuole sentir parlare del famigerato 'cucchiaio di legno': "E' possibile partire con due sconfitte con Galles e Francia, ma non sarebbe un dramma", dice l'allenatore azzurro.


Eppure la marcia di avvicinamento dell'Italia al Sei Nazioni non è stata esaltante. Negli ultimi test match, infatti, gli Azzurri hanno battuto solamente di misura le Fiji perdendo contro Australia ed Argentina: "Abbiamo mostrato diverse lacune, soprattutto in difesa, quindi abbiamo lavorato per risolvere i problemi - spiega Brunel - speriamo di tornare ad esprimerci ai livelli già toccati in passato. Vogliamo mostrare in campo lo spirito della nostra nazionale". Sulla stessa lunghezza d'onda anche Mirco Bergamasco, uno dei veterani: "Mancheranno per infortunio giocatori che possono fare la differenza ma ci sono a disposizione anche tanti giovani e ognuno avra' la sua possibilità", argomenta il giocatore del Rovigo. "Questa squadra ha un sacco di abilità, volontà e voglia. Lo ha già dimostrato in passato e lo farà anche in questo Sei Nazioni"


Secondo il presidente della Fir, Alfredo Gavazzi: "Oltre a voler giocare bene vogliamo pure vincere, perché la nostra immagine passa anche per il Sei nazioni". Il numero uno della Federugby, nonostante l'avvio davvero duro, non teme il 'cucchiaio di legno' perché "Ogni partita fa storia a sé". La sua attenzione, come quella di Brunel e dei giocatori è puntata sopratutto sul match interno contro l'Inghilterra dove l'Italia vuole fare il colpaccio: "Lo scorso anno a Londra, per esempio, moralmente abbiamo vinto, anche se ce l'hanno rubata - ricorda - Non i giocatori, ma chi ha arbitrato l'incontro". L'ottimista Gavazzi firmerebbe solamente per cinque vittoria in altrettante partite ma gli obiettivi, ovviamente sono altri.


Il 'padrone di casa', Giovanni Malagò, tesse le lodi del rugby: "Era sacrosanto presentare il Sei Nazioni al Salone d'Onore del Coni. E' un grande appuntamento che sta nel cuore a tutti gli italiani ed ha la sua casa allo Stadio Olimpico - le sue parole - Nessuno come il rugby ha saputo coniugare i valori sociali ed io sono sempre pronto a mettere la faccia per il rugby". Grande novità del Sei Nazioni alle porte in cambio di partner televisivo. Per la prima volta la manifestazione infatti verra' trasmesso in diretta esclusiva in chiaro su DMax, canale 52 del digitale terrestre. "Vogliamo raccontare il rugby in maniera diversa cercando di allargare il pubblico dei fan con un linguaggio che sia competente ma anche coinvolgente e frizzante", spiega l'amministratore delegato di Discovery Italia, Marinella Soldi. "Grazie per aver investito sul nostro mondo e sul rugby", le fa eco il presidente del Coni, Giovanni Malagò. Ora, a partire dal 1° febbraio, a parlare sarà il campo.

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  • pubblicato23.01.2014
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