A Pellegrino la Coppa Sprint

E' il primo azzurro nella storia a conquistare il titolo di specialità

1457165467336_3183753.jpgNemmeno la sfortuna ha tolto a Federico Pellegrino la gioia di diventare il primo fondista italiano nella storia a conquistare la Coppa del mondo nella specialita' sprint.

Il venticinquenne poliziotto di Nus (Ao), impegnato nella batteria dei quarti di finale sulla pista di Quebec City per la terza tappa del Tour de Canada, ha involontariamente investito Andrew Newell che era accidentalmente caduto proprio davanti a lui, un imprevisto che non gli ha consentito di proseguire verso la qualificazione alla semifinale.Il contrattempo non ha comunque impedito al valdostano di guadagnare i punti sufficienti per mettersi al riparo da sorprese, grazie al terzo tempo registrato nelle qualificazioni del mattino, anche perche' Petter Northug (unico avversario ancora in grado di contrastarlo aritmeticamente alla vigilia), non e' andato oltre il quarto posto, battuto in finale dal francese Baptiste Gros, dal canadese Alex Harvey e dal russo Sergey Ustiugov.

A fare la differenza quest'anno a favore del campione azzurro e' stato il fantastico filotto di successi realizzato tra Davos, Dobbiaco, Lenzerheide e Planica che, oltre ad averlo fatto diventare l'italiano con il maggior numero di trionfi in coppa, lo hanno lanciato nell'olimpo del fondo azzurro, perche' nessuno prima di lui aveva fatto altrettanto in questa specialita': Cristian Zorzi fu secondo nella classifica finale del 2001 e terzo l'anno successivo, mentre Renato Pasini fu secondo nel 2009. A livello generale il solo Pietro Piller Cottrer si impose nella classifica distance nel 2009.

La gara registra anche il 31° posto di Francesco De Fabiani eliminato nelle qualificazioni per appena un decimo, piu' attardati Dietmar Noeckler e Giandomenico Salvadori. La classifica sprint vede Pellegrino salire a 503 punti, i 442 di Northug e i 377 di Krog, la generale vede Sundby irraggiungibile a quota 2030 contro i 1325 di Krogh.La gara femminile e' stata vinta da Stina Nilsson sulla norvegese Maiken Falla e Heidi Weng, fuori nei quarti Gaia Vuerich, non qualificate Virginia De Martin e Giulia Stuerz. Nella classifica generale Johaug sale a 2094 punti contro i 19890 di Oestberg e i 1686 di Weng.

"Ho portato a casa un trofeo che nessuno aveva mai conquistato in Italia e strapparlo ai nordici e' una grande gioia. Non ci avrei creduto ad inizio stagione e invece e' successo". In queste parole tutto l'orgoglio di Pellegrino. "E' stata una seconda parte di stagione molto difficile da gestire - spiega il poliziotto valdostano -, pero' ho cercato di essere quanto piu' professionista per rimanere concentrato sia per l'allenamento sia per tutti gli aspetti che circondano la nostra professione. Nonostante la seconda parte di stagione sia stata al di sotto delle attese, e' una grande soddisfazione perche' le gare non erano piu' a mio vantaggio, sono arrivate le prove cittadine in tecnica classica, molto piu' ostiche per le mie caratteristiche ma alla fine ce l'ho fatta ugualmente".

Eppure, anche in una giornata storica, Pellegrini ammette di avere "un piccolo rammarico: avrei potuto chiudere con un bel risultato perche' lo sentivo nelle gambe, pero' ho portato a casa un trofeo che nessuno aveva mai conquistato in Italia e strapparlo ai nordici e' una grande gioia. Non ci avrei creduto ad inizio stagione e invece e' successo, significa essere competitivo per tutta una stagione e battere un campione come Northug e' molto bello".

E' il momento delle dediche e dei ringraziamenti e Pellegrino non si tira in dietro, anzi..."Una dedica grande va agli sport invernali che quest'anno stanno andando molto bene e questa mia gemma impreziosira' la nostra stagione - dice con grande spirito di squadre il campione azzurro -. L'anno scorso fui terzo, non pensavo che a 25 anni avrei centrato un obiettivo del genere, anche perche' era l'annata piu' difficile per farlo visto che, senza Mondiali e Olimpiadi, era l'unico obiettivo degli sprinter. Il mio primo grazie va alla Federazione e alle Fiamme Oro, ma voglio ricordare anche il ruolo fondamentale che hanno la mia famiglia e la mia fidanzata Greta Laurent".

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  • pubblicato05.03.2016
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