A Ferstl il SuperG in Val Gardena

Gara condizionata dalla nebbia. Male gli italiani, Fill 8° il migliore

1513344296376_15112637002507954122.jpgIl tedesco Sepp Ferstl - 28 anni e primo podio in carriera - ha vinto a sorpresa il superG di Coppa del Mondo di sci di Val Gardena In 1.35.28. 

Alle sue spalle gli austriaci Max Franz in 1.53.30 e Matthias Mayer in 1.35.38.

Per l'Italia il migliore è stato Peter Fill 8° in 1.35.80. Decisamente più indietro, addirittura oltre i primi venti, sono finiti Dominik Paris in 1.37.02 e Christof Innerhofer in 1.37.14. Ancora più indietro Mattia Casse in 1.37.55.

La gara e' stata interrotta a lungo in due riprese per un banco di nebbia.

"Ho provato a rischiare tanto fin da subito. Quando vedi che le condizioni non sono ottimali capisci che la neve non e' veloce. Ho provato a dare il massimo e sono stato veloce quindi mi sento contento e soddisfatto".

Cosi' Peter Fill commenta la sua ottava posizione ottenuta nel superG.

"Ho perso in partenza, era piatta e non mi piaceva molto: devo lavorare di piu' - spiega il velocista azzurro - Domani ci sara' la discesa libera e anche se amo la Val Gardena e sto benissimo qui, la pista non e' la mia preferita anche se sono una volta mi sono classificato quarto, ma e' stato l'unico piazzamento. Comunque ci credo e daro' tutto, questa pista mi sorprende sempre quindi domani posso arrivare sul podio o prendere tanti secondi. Vedremo".

"Non mi aspettavo la nebbia. Non ho sicuramente sciato bene, probabilmente perche' ho cercato di strafare - sottolinea Dominik Paris, 21° - Di solito sono veloce e oggi e' capitato che sia stato lento ma non c'e' stato nessun problema con i materiali. Fisicamente non sono al 100%, la schiena non e' al massimo e quindi non sono cosi' sciolto come dovrei e vorrei essere. Sono i dettagli che fanno la differenza e guardando la mia sciata ho notato che ero in ritardo sui piani e in questa pista paghi tutto".

Infine Christof Innerhofer, 24°: "Sono super sorpreso per il mio ritardo ma le condizioni erano speciali: a chi piace sentire gli appoggi mentre scia, come a me, Caviezel o Pinturault, fa fatica. Nella parte alta del tracciato ho fatto un piccolissimo errore, non sono stato l'unico ma bisogna saper gestire tutte le condizioni. Il mio obiettivo comunque non e' il podio ma sciare bene e le sensazioni solo una settimana fa erano molto buone, oggi invece meno. Non riuscivo a spingere perche' la neve era molto umida".

Domani  in programma la classica discesa sulla Saslong nei 50 anni di presenza della Val Gardena in coppa del mondo.

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  • pubblicato15.12.2017
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